Di tali vulcani ce ne sono al mondo non più di una ventina. Il vulcano Yellowstone situato nel nord-ovest degli USA non è un vulcano ordinario, è un supervulcano tra i più grandi sulla Terra. Già da quasi un mese Yellowstone soppianta tutti gli altri vulcani nello spazio informativo mondiale in quanto si è svegliato. I primi a sentire le scosse sismiche sono stati, alla fine di marzo, gli abitanti dello stato americano di Wyoming. Naturalmente, hanno avuto paura.
Ma si sono spaventati ancora di più quando hanno visto come fossero nervosi gli animali. È sorto un panico. Gli scienziati, come è d’uso tra di loro, si sono messi a discutere se ci sarebbe stata o meno la eruzione, se Yellowstine avrebbe distrutto o meno una metà del pianeta… E lo stanno finora discutendo. Pavel Plečov, professore della cattedra di petrologia della facoltà geologica dell’Università statale di Mosca, appartiene a quanti sono convinti che non bisogni, almeno per il momento, temere Yellowstone:
Negli ultimi 70 mila anni, ossia dopo l’ultima eruzione di Yellowstone, di tali terremoti ce ne sono stati non meno di un migliaio. Nondimeno non hanno provocato eruzioni. Una serie abbastanza grande di terremoti ha avuto luogo negli anni 2004, 2007, 2009 e 2010. È normale per questa regione. Non ci sono ancora e non si prevedono premesse per un’eruzione globale.
La terra di Yellowstone è stupenda, fantastica. Non a caso le è stato conferito lo status di parco-riserva nazionale. Yellowstone non è un monte. I vulcani hanno di norma una forma conica. Ma Yellowstone è un supervulcano. Quando tali giganti esplodono, i monti non rimangono più, si formano fosse, burroni, le cosiddette caldere. Le dimensioni approssimative della caldera di Yellowstone sono 55 per 72 chilometri. Le sue pareti sono verticali, l’altezza è di 2.805 metri sul livello del mare. Questa fossa è tanto grande che fu possibile vederla più o meno in dettaglio e determinarne i confini solo negli anni ’60 del secolo scorso, quando apparvero le prime foto satellitari di buona qualità. Solo allora gli studiosi capirono che sotto le foreste, prati, fiumi, laghi e canyon palpita magma. Divenne chiara anche l’origine di centinaia di geyser di Yellowstone. Yellowstone è un paradiso nel cratere di un vulcano!
In tutta la sua storia ci furono tre eruzioni di questo vulcano, ossia un po’ più di due milioni di anni fa, ancora un milione di anni dopo e 640 mila anni addietro. Secondo l’opinione dei vulcanologi, le distruzioni più terribili avvennero durante la prima eruzione, quando fu bruciato e spazzato via tutto quanto di vivo c’era in una vasta zona attorno al vulcano. Proprio dopo quella eruzione apparve la caldera, che successivamente subì solo cambiamenti dell’aspetto. Alla fine è sorto ciò che viene ammirato adesso da milioni di turisti: geyser, flora e fauna uniche. Nel Parco nazionale di Yellowstone abitano alci, uri, cervi, orsi, lupi, coyote, castori, aquile, pellicani. I fiumi locali abbondano di pesce. Qui conducono ricerche i biologi, lavorano numerosi fotografi ed arrivano anche gruppi cinematografici. Anche se è vero che dopo appaiono film catastrofici come “2012”, dove è mostrato un terremoto con la successiva esplosione del supervulcano Yellowstone. Dopo tali film la gente ha paura di qualsiasi scossa, come è successo appunto questa primavera. Tuttavia gli studiosi non perdono la calma. Secondo le parole di Pavel Plečov, negli USA esiste un servizio speciale che ha fornito la seguente previsione: nel prossimo milione di anni come minimo non ci saranno eruzioni catastrofiche nella zona di Yellowstone.
La caldera di Yellowstone è tra le più osservate nel mondo. Vi funziona continuamente un osservatorio vulcanologico. Vengono monitorizzati giorno e notte l’attività sismica, il comportamento dei gas e numerosi altri parametri… Yellowstone è stato esplorato molto bene. Proprio per questo motivo ogni piccolo evento che vi si verifica suscita subito una reazione di tutti i media del mondo .
Vogliamo credere agli scienziati. D’altronde, è chiaro anche che un miracolo della natura come Yellowstone non può essere, in sostanza, esplorato al cento percento, per cui, malgrado tutte le rassicurazioni, ci si può aspettare dal medesimo qualsiasi cosa.