La Nasa getta acqua sul fuoco. Ma l’esplosione sei secondi dopo il decollo del razzo che avrebbe dovuto rifornire la Stazione Spaziale Internazionale è una vera catastrofe in termini d’immagine, oltre che dal punto di vista economico, ma per fortuna non vi era nessun personale a bordo, solo materiale logistico.
Il modulo, con a bordo 2,2 tonnellate di rifornimenti e materiale logistico, si è schiantato al suolo poco dopo il conto alla rovescia con gravi danni in tutta l’area d’impatto. La Nasa sottolinea che l’incidente non pregiudica le condizioni a bordo dell’SSI.
Era il quarto lancio di Antares: dopo un primo lancio effettuato con un carico “zavorrato”, aveva poi inviato sempre con successo in orbita, verso la Stazione Spaziale, due moduli Cygnus sviluppati da Orbital Sciences, carichi di materiali, viveri, attrezzature e acqua destinati agli astronauti. Nei lanci precedenti il razzo vettore, pur di nuova concezione (e quindi, paradossalmente, maggiormente a rischio), aveva effettuato i suoi lanci con successo.
Le fiamme che hanno avvolto la piattaforma di lancio con gigantesche nuvole di fumo, hanno subito fatto pensare, inizialmente, a danni alle strutture delle rampa di lancio; e in effetti alcuni danni sono stati registrati, ma i responsabili di Orbital Sciences Corporation hanno riferito subito dopo che non vi sono stati danni a personale del centro spaziale. Non sono stati ancora rilasciati comunicati ufficiali da parte di Orbital sulle cause dell’incidente; naturalmente da oggi scatta l’inchiesta per far luce sul fallimento.
Anche se, da fonti non confermate, e come riportato da alcuni siti americani, è assai probabile che pochi secondi dopo il decollo sia stato attivato il sistema automatico di auto distruzione, di cui è dotato il razzo Antares, a causa di anomalie su uno o addirittura su entrambi i motori del primo stadio. Nella missione CRS-3 fallita ieri, la capsula Cygnus aveva un carico di 2.200 chilogrammi di materiali destinati della Stazione Spaziale Internazionale, comprendenti circa 600 chilogrammi di rifornimenti alimentari destinati all’equipaggio della Expedition 41, attualmente in corso.
E comunque, la perdita del Cygnus CRS-3 non viene considerato critico dai responsabili della NASA per la gestione e I rifornimenti della Stazione Spaziale Internazionale; il carico andato perduto con questo modulo (uno dei nove costruiti , in totale) verrà infatti reintegrato a partire dalle prossime missioni di rifornimento destinate alla Stazione Spaziale, a cominciare da un lancio russo in programma per i prossimi giorni.