Il Messaggio dalla Russia: Gli UFO non si Limitano solo ai Cieli
La recente dichiarazione di Vladimir Prikhodko, Direttore di un’organizzazione per la ricerca sottomarina, getta luce su presunte attività aliene nelle profondità degli oceani, portando una nuova prospettiva sulla presenza extraterrestre sulla Terra.
Secondo Prikhodko, gli oggetti non identificati non si limitano ai cieli, ma si avventurano anche nelle profondità delle nostre acque. In qualità di Direttore di un’organizzazione pubblica dedicata agli studi di ricerca sottomarini, ha rivelato l’esistenza di sofisticati strumenti sottoposti alla calotta polare, capaci di perforare il ghiaccio. Il suo messaggio urgente ai media è di sensibilizzare la ricerca sugli USO. Numerose testimonianze e segnalazioni di attività sottomarine apparentemente aliene hanno sollecitato questa chiamata all’azione.
Strumenti Sofisticati e Incontri Subacquei
Un caso intrigante è stato riportato dal Dott. Rubens Dzh.Villela, il quale, durante un’esplorazione su una nave rompighiaccio russa, ha assistito ad un USO rompere un blocco di ghiaccio largo 3 metri prima di dirigersi verso il cielo nella regione nord polare. Successivamente, si sono formate bolle sull’acqua in seguito a un potente suono, indicando un rilascio massiccio di energia. Il materiale raccolto fin dal 1997 include immagini scattate da Prikhodko che mostrano oggetti a 6 km di profondità a Bellinghausen, confermati come di origine artificiale dall’Istituto Reale di Oceanografia.
Statistiche e Velocità Sconcertante
Durante un’altra esercitazione, il sistema di rilevamento della velocità sottomarina ha rilevato un oggetto in movimento a 150 nodi, mentre altri raggiungevano i 450 km/h (considerando che i sottomarini umani più veloci toccano i 45 nodi). Statisticamente, gli avvistamenti vicino a laghi e oceani indicano un interesse degli OSNI per le risorse idriche terrestri.
L’Appello di Prikhodko per la Collaborazione Internazionale
Prikhodko ha invitato esplicitamente Cina, Russia e Stati Uniti a concentrarsi sulla ricerca nelle profondità dell’Artico. La questione se i governi siano già a conoscenza di tali operazioni nei freddi mari artici o se neghino deliberatamente le prove rimane aperta. In precedenza, il Primo Ministro russo, Medvedev, aveva risposto ad una giornalista fuori onda dichiarando che “gli alieni sono già tra noi” e che rivelare il loro numero potrebbe causare il panico.
Sorge la domanda se i dossier top secret già contengano informazioni sulle tipologie di USO. La teoria della Terra cava, che ha alimentato interrogativi nel passato, e le fantasiose rappresentazioni di passaggi segreti in Antartide e al Polo Nord, potrebbero avere qualche fondamento?