La luce non sembra essere un effetto provocato dal sole o causato da un fenomeno naturale noto, tipo le tempeste di polvere marziane che possono provocare fulmini intensi, come spiegato in un recente articolo comparso su space.com.
Tuttavia, il fenomeno luminoso è troppo distante per essere identificato in maniera chiara. L’impressione che si ha è quella di una luce proveniente da una sorgente luminosa artificiale che si trova sotto la superficie marziana.
Qualcuno ha proposto un’altra spiegazione possibile, facendo riferimento ad un fenomeno osservato sul pianeta Terra per effetto della rotazione del metallo fuso sotto la crosta terrestre, il quale produce i campi elettrici fondamentali per la creazione della magnetosfera terrestre. Di tanto in tanto, questo processo produce dei fulmini sotterranei visibili in superficie.
Il punto, però, è che Marte non ha una dinamo interna come la Terra, e la potenza della sua magnetosfera è solo una frazione di quella terrestre. È pertanto improbabile che il fulimne sotterraneo sia un fenomeno naturale marziano.
Secondo alcuni, poi, potrebbe trattarsi di un semplice riflesso nella lente della fotocamera di Curiosity, determinato da una sorgente luminosa. Anche in questo caso, però, il fenomeno sarebbe troppo peculiare per essere identificato con un riflesso lenticolare, tipicamente di forma circolare.
Certamente, non si può assolutamente escludere l’origine naturale del fenomeno, almeno perchè potrebbe trattarsi di un evento non ancora conosciuto dalla scienza. Eppure, sono in molti ad ipotizzare che il fenomeno luminoso sia la prova di una struttura artificiale posizionata nel sottosuolo marziano. Se così fosse, la domanda seguente è alquanto logica: sarebbe una struttura umana o extraterrestre?
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