Nella nuova struttura scoperta si osservano “una rampa e probabilmente una sorta di santuario”, elementi che potrebbero rivelarci “lo stile puro dei Maya. Vogliamo indagare su questa nuova stanza per poter avere informazioni sull’evoluzione e l’insediamento della popolazione” spiegano ancora i ricercatori. Una nuova fase di ricerca sarà avviata a breve. La piramide, dal 1988 sito patrimonio dell’Umanità del’Unesco, è anche conosciuta come “di Kukulkan”, ovvero il dio serpente piumato venerato dai Maya, la cui ombra si può vedere durante gli equinozi fra le pietre del sito archeologico. Altro nome, quello dato dagli archeologi, è “Chichen Itza struttura 5B18”, ma la sostanza non cambia: questa piramide in migliaia di anni di storia continua a “parlarci”. Soltanto lo scorso anno infatti i ricercatori avevano scoperto che era stata costruita su un fiume, o forse un cenote, grazie alle analisi effettuate sulla piramide stessa. Ora ci suggerisce, come ricordano gli esperti dell’UNAM, uno sviluppo di “almeno  tre fasi”. E non è detto che siano altre stanze segrete.