Scoperta una misteriosa struttura ai margini del Sistema Solare?
La sonda spaziale New Horizons sviluppata dalla NASA per l’esplorazione di Plutone e del suo satellite Caronte lanciata il 19 gennaio 2006 avrebbe rilevato una misteriosa struttura ai margini del nostro sistema solare .
La notizia riportata dall’ Geophysical Research Letters ha messo in discussione l’origine di questa misteriosa struttura che sembrerebbe essere un muro di idrogeno.
Gli scienziati ritengono che la sonda potrebbe aver localizzato un enorme muro di idrogeno situato ai margini del nostro sistema solare. Lo spettrometro UV “Alice” della New Horizons ha rilevato una luminosità ultravioletta, che i ricercatori ritengono possa provenire da un massiccio eccesso di idrogeno.
“Stiamo osservando la soglia che interessa il confine del nostro sistema solare e il resto della galassia “, ha detto a Science News la ricercatrice Leslie Young del Southwest Research Institute, ma qualcosa di anomalo ha attirato la nostra attenzione, afferma la ricercatrice.
Il nostro sole produce un costante alluvione di particelle caricate dal vento solare che sono inondate dal potente globo infuocato. È l’interazione di queste particelle con il campo magnetico terrestre che fa brillare le aurore nei nostri cieli polari. Ma il vento solare,viaggia oltre il nostro pianeta, creando un globo attorno al nostro sistema solare.
La materia interstellare, comprese le particelle di idrogeno, si accumula ai margini della bolla del nostro sistema solare, troppo piccola per spingersi oltre queste distanze. L’idrogeno si accumula in un muro che dovrebbe produrre una firma distintiva dell’ultravioletto.
Di certo non è la prima volta che abbiamo osservato bagliori grazie all’idrogeno. Le sonde Voyager della NASA ad esempio, hanno ottenuto un simile bagliore decenni fa. Questa nuova scoperta, serve a rafforzare le osservazioni future.
Qualunque sia la fonte di questa misteriosa bomba all’idrogeno o muro all’idrogeno – sta inviando un forte e misterioso segnale ultravioletto verso di noi che merita di essere analizzato per capire di cosa si tratta ha detto a Gizmodo l’autore dello studio, Randy Gladstone.
La NASA per il momento non ha dato nessuna risposta alle valanghe di messaggi mandati su questa presunta struttura.
A cura di universo7p