venerdì, Settembre 13, 2024
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Prove dell’esistenza di universi paralleli all’interno del Large Hadron Collider

Prove dell’esistenza di universi paralleli all’interno del Large Hadron Collider

Un ipotetico universo separato e distinto dal nostro, ma coesistente con esso; nella maggioranza dei casi immaginati è identificabile con un altro continuum spazio-temporale. L’insieme di tutti gli eventuali universi paralleli conosciuto anche come  multiverso. Il concetto di “altri universi” non è estraneo alla letteratura scientifica: esistono alcune teorie cosmologiche e fisiche che ammettono la loro esistenza, la più famosa delle quali è la teoria delle stringhe.

Un team di ricercatori internazionali ritiene di poter trovare le prove dell’esistenza di universi paralleli all’interno del Large Hadron Collider (LHC) l’acceleratore di particelle presso l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) di Ginevra, utilizzato per ricerche sperimentali nel campo della fisica delle particelle.

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La prova dell’esistenza di “universi reali in altre dimensioni” che consente di individuare i buchi neri in miniatura di un certo livello di energia generati dell’acceleratore di particelle LHC la potremmo ottenere nei prossimi mesi ha spiegato il fisico Mir Faizal, dell’Università di Waterloo (Canada)

In passato è stato già tentato di individuare i mini buchi neri dal Collider, ma senza risultati. Mir Faizal, insieme con i collaboratori Ahmed Ali Farag, dell’Università della Florida, e Mohammed M. Khalil, dell’Università di Alessandria, considera che mancanza di successo può essere dovuto alla scala di energia in cui abbiamo cercato di trovare i mini buchi neri.
Ad oggi, il GCH ha cercato i mini buchi neri attraverso livelli di energia inferiori a 5,3 TeV (tera) che per via della gravità (una nuova teoria), questa energia potrebbe essere troppo bassa per l’individuazione dei mini buchi neri che si possono formare soltanto nei livelli di energia di almeno 9,5 TeV in sei dimensioni, e 11,9 TeV in 10 dimensioni.

L’LHC progettati per raggiungere fino a 14 TeV, in futuro, in modo che potessero ottenere l’energia necessaria per essere individuati.  Secondo i fisici, se sono stati rilevati i mini buchi neri attraverso LHC allora si potrebbe dimostrare l’esistenza di altre dimensioni, l’esistenza di universi paralleli e anche la teoria delle stringhe sarebbe sostenuta da questa scoperta
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1 commento

  1. Ha solo questo “fine” o ce ne sono altri, che non è interesse comunicarcelo?
    Abbiamo sempre visto, che dietro a progetti scientifici, vi era dell’altro.
    Ora non mi stupirebbe neanche un po se con tali buchi neri, sempre ammesso che ci riescano, i fini non siano solamente di “Studio”….

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