Acqua liquida e salata in minuscoli ruscelli che compaiono periodicamente sul Pianeta Rosso, lasciando striature scure la cui origine era finora un mistero. Come ha fatto oggi sapere la Nasa in una sua conferenza stampa di questo pomeriggio, su Marte scorre acqua liquida e salata su minuscoli ruscelli che compiono solo nei mesi più caldi lasciando striature scure la cui origine era finora un mistero.
La scoperta, fatta dal satellite americano Mro (Mars Reconnaissance Orbiter), è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Geoscience. “È la prima prova che dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte”, ha spiegato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). A fornirla è il gruppo dell’Istituto di Tecnologia delle Georgia guidato da Lujendra Ojha. Non si tratta certo dei canali d’acqua ipotizzati nell’800 da Giovanni Schiapparelli, ma “rivoli” stagionali con tracce di sali che si formano solo in presenza di acqua.
Finora le immagini satellitari avevano osservato la formazione di linee scure, lunghe 5 metri, a latitudini e quote molto differenti. Queste linee scure hanno la caratteristica di comparire e allungarsi sempre più durante le stagioni calde per poi svanire in quelle più fredde. La capacità degli strumenti non permetteva però di definire con certezza se i canali potessero essere provocati dall’acqua oppure da qualche altro fenomeno ancora non compreso. La presenza di sali idrati negli stessi momenti in cui le linee si formano è adesso, per i ricercatori, la prova attesa da tempo dell’esistenza su Marte di acqua allo stato liquido, seppur in piccole tracce.