Il mistero del sito Georgia Guidestones e le sue 10 regole
Il Georgia Guidestones è un enigmatico monumento di granito situato ad Elbert County, in Georgia. Conosciuto anche come la Stonehenge americana, la gigantesca struttura è quasi alta 20 metri ed è composta da sei lastre di granito, del peso totale di quasi 110000 kg dove al suo interno ci sono scolpiti dieci “comandamenti” per una “Nuova Età della Ragione”.
Il dettaglio più sorprendente del monumento non è tuttavia la sua dimensione, ma il messaggio inciso in esso: dieci regole per un ‘”Età della Ragione”. Queste guide toccano argomenti che sono associati al “Nuovo Ordine Mondiale”, come la depopolazione, un unico governo mondiale, l’introduzione di un nuovo tipo di spiritualità, e molto altro. Gli autori di tali norme hanno chiesto di rimanere completamente anonimi e, fino a ora, il loro anonimato è stato perfettamente mantenuto
Chiunque abbia lasciato lasciato questo misterioso testo composto da 10 regole spiega le motivazioni alla base di tali regole, un testo che non è mai stato discusso prima. Con queste nuove informazioni, le finalità delle Guidestones sembrano orientate ad un unica direzione molto chiara, lasciando poco spazio alle ipotesi
La storia del Georgia Guidestones
Come riporta macrolibrarsi La storia di Georgia Guidestones narra che un venerdì pomeriggio di giugno del 1979 un tale Robert C. Christian entrò negli uffici dell’Elberton Granite Finishing Company Inc.in Georgia, con la richiesta di acquistare un monumento. Joe Fendley, presidente della compagnia, spiegò al distinto signore che non si occupavano di vendere ai privati. Ma l’uomo del mistero insistette, precisando che desiderava conoscere il costo di un monumento, illustrando addirittura il progetto a Fendley.
Dopo aver ascoltato tutti i particolari, Fendley fece un preventivo al signor Christian, il quale puntualizzò che “rappresentava un piccolo gruppo di devoti cittadini americani che credevano in Dio, la cui intenzione era quella di lasciare un messaggio per le generazioni future”.
Quello stesso giorno, lo sconosciuto visitò gli uffici della Granite City Bank, illustrando la sua idea al presidente, Wyatt C. Martin, al quale tra l’altro rivelò il suo vero nome: Robert C. Christian, infatti, era solo uno pseudonimo scelto in quanto fervente Cristiano.
Nel corso della sua seconda visita, Robert Christian volle studiare il sito ideale per il suo monumento. L’intenzione iniziale era quella di erigerlo in un’area isolata, lontana dalla città come Hancock County, sempre in Georgia. La scelta di questo stato fu dovuta principalmente a tre ragioni: la qualità eccellente del granito, il clima mite che avrebbe favorito la conservazione della struttura, ma soprattutto perché la bisnonna di Christian era originaria della Georgia.
Tuttavia Martin gli suggerì di progettare l’opera nella zona di Elberton, sia per via dei costi più ridotti, sia perché l’area era ritenuta dagli Indiani “il centro del mondo”.
Al termine di vari studi e ricerche, il sito ideale venne localizzato a otto miglia a nord di Elberton, su un rilievo poco distante dalla Hartwell Highway, nel terreno di proprietà di Mildred e Wayne Mullenix. A questo punto non restava che dare inizio ai lavori.

A guidare il team di operai specializzati venne scelto Joe Davis, la cui esperienza di oltre quarant’anni nell’industria del granito, era garanzia di qualità. In pensione dal 1974, Davis accettò l’incarico di supervisore di quello che venne considerata “un’impresa quasi impossibile”. Fu proprio lui a ricordare che occorsero diverse settimane per estrarre ciascun masso di granito grigio blu.
A Charlie Clamp venne invece affidato il compito di incidere più di 4,000 caratteri sulle lastre. Più bizzarro è il suo ricordo di quei giorni di lavoro: l’uomo infatti riferì di aver udito strane voci e una musica misteriosa…
Dopo nove mesi di lavori, il 22 Marzo del 1980 venne inaugurato il Georgia Guidestones, alla presenza di più di 100 persone, ma altre fonti riportano 400.
La struttura
Il Georgia Guidestones (alto quasi 6 metri per un peso di circa 107 tonnellate) è formato da quattro lastre equidistanti disposte verticalmente a forma di X, ai cui vertici si appoggia una lastra rettangolare di copertura, sorretta da un pilastro centrale. Proprio quest’ultimo è caratterizzato da due particolari: ad altezza uomo è collocato un foro in direzione della Stella Polare, mentre più in basso si apre una fessura allineata con i solstizi e gli equinozi solari. Sulla pietra sommitale, invece, è presente uno spiraglio di 22 millimetri di diametro che consente il passaggio di un raggio di luce, nel corso di tutto l’anno, a indicare il giorno dell’anno.

Ma non sono questi accorgimenti a rendere il monumento speciale, quanto il suo messaggio composto da dieci regole, o “consigli”, incise in otto lingue moderne (inglese, spagnolo, ebraico, arabo, cinese, russo, swahili, hindi) sui quattro lastroni verticali.
Sulla pietra di copertura si legge un messaggio, più breve, scritto in quattro lingue antiche – greco antico, babilonese, sanscrito e geroglifici egiziani –, una sorta di monito:
“Let these be guidestones to an Age of Reason”
“Lascia che queste pietre-guida conducano a un’Era della Ragione”
Ritornando per un momento alla genesi del monumento, Robert C. Christian raccontò a Martin che nel corso dei suo i viaggi in Europa rimase impressionato dal complesso monolitico di Stonehenge. Ma, per quanto suscitasse curiosità, non trasmetteva alcun messaggio guida: al contrario Christian e il gruppo di cui era il portavoce riteneva che il loro messaggio dovesse perdurare nel tempo, trasmettendosi di generazione in generazione.
Vicino alla struttura principale, sul lato ovest, è infine posta al suolo una “Tavola esplicativa”, sempre di granito, con elencate le dimensioni, il peso, l’orientamento astronomico, la data della posa e lo schema del monumento. Ai quattro bordi della lastra sono incise le iniziali dei quattro punti cardinali, mentre in alto è riportata la dicitura:
THE GEORGIA GUIDESTONES
CENTER CLUSTER ERECTED MARCH 22 1980
e più in basso
LET THESE BE GUIDESTONES TO AN AGE OF REASON
Sulla tavola si parla anche di una capsula del tempo sepolta a circa 1,8 metri sottoterra, però non sono indicate né la data di sotterramento né quella di apertura. Sarà stata davvero interrata una capsula del tempo?
Tuttavia l’aspetto che suscita più stupore sono i Dieci comandamenti o linee guida elencate in otto lingue su ciascuna facciata delle quattro lastre verticali, che recitano:
1. Mantenete l’umanità sotto i 500 milioni, in equilibrio perpetuo con la natura.
2. Controllate la riproduzione in modo saggio, migliorando l’efficienza e la diversità della specie.
3. Unite l’umanità con una nuova lingua viva.
4. Dominate passione, fede, tradizione, e tutte le cose con ragione temperata.
5. Proteggete tutte le persone e le nazioni con leggi eque e corti giuste.
6. Lasciate il governo interno alle nazioni, e le dispute internazionali a una corte mondiale.
7. Evitate leggi futili e funzionari inutili.
8. Mantenete i diritti personali in equilibrio con doveri sociali.
9. Apprezzate la verità, la bellezza, l’amore, cercando armonia con l’infinito.
10. Non siate un cancro sulla Terra, lasciate spazio alla natura, lasciate spazio alla natura.
Questa alternativa ai Dieci comandamenti ha suscitato un gran numero di dibattiti e teorie: alcuni asseriscono che il monumento sia opera di uno stravagante ambientalista, altri che sia il frutto del lavoro di forze oscure e malvagie, altri ancora attribuiscono la paternità dell’opera agli Illuminati.
Conclusioni:
Fin dall’edificazione del monumento il 22 marzo 1980, numerosi autori e ricercatori hanno tentato di interpretare la logica alla base di queste 10 linee guida.Sono veramente un progetto per un Nuovo Ordine Mondiale? Sono semplicemente delle regole da applicare in caso di catastrofe? Per il momento rimaner un mistero.
A cura delle Redazione Universo7p.it