Numerose segnalazioni nell’area: i boati non avrebbero alcun tipo di legame con eventi sismici nell’area.
Il lago di Centro Cadore, o più semplicemente lago di Cadore, è uno specchio d’acqua artificiale situato nella valle del Piave nella regione storica del Cadore, si estende da nord-est a sud-ovest, lambendo i territori comunali di Pieve, Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore e Lozzo (provincia di Belluno).
Un vero e proprio mistero quello che coinvolge l’area delle Dolomiti ed in particolare di Cadore dove una serie di boati, registrati nei giorni scorsi, ha allarmato la popolazione. Si tratta di rumori molto rumorosi, in molti casi in grado di far tremare i vetri delle abitazioni di Calalzo, in provincia di Belluno e nei comuni vicini. Numerose le segnalazioni ai Vigili del Fuoco da parte della popolazione preoccupata da possibili terremoti nell’area.
I sismografi, intanto, non hanno segnalato ancora nessun tipo di movimento sismico, come spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile che ha predisposto una serie di misure per rilevare l’origine del fenomeno. Ora attraverso il Centro Ricerche Sismologiche, gli esperti mirano a raccogliere le segnalazioni dei cittadini attraverso l’indirizzo internet www.crs.inogs.it/rumblo, un servizio che permetterà agli abitanti di definire l’origine e le caratteristiche dei boati.
Sabato sera il primo verso le 22 e il secondo un’ora dopo. Non se ne conosce l’origine e, al momento, si possono fare soltanto delle ipotesi.
Il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo li ha sentiti personalmente e sta cercando di capirci qualcosa: «Non nego di essermi anche spaventato, perché l’altra sera stavo guardando un programma televisivo, quando ho sento questi due colpi molto forti. Ho pensato al passaggio di aerei supersonici, ma non è possibile che capiti tutte le sere e mai di giorno».