Mauro Biglino: vogliono far credere che la Bibbia Parli di Dio
Dopo il post di qualche giorno fa sulla (inesistente) mela di Eva, procedo con un altro po’ di divertimento…
Questo è uno di quei periodi in cui ciclicamente vengo attaccato in contemporanea su blog, siti, gruppi FB… e la cosa curiosa è che per ben due volte negli ultimi mesi mi vengono rivolte critiche senza tenere conto che le mie risposte documentate sono già pubbliche in un caso da almeno 12 mesi e nell’altro caso da ben tre anni.
Ma il fatto decisamente più curioso è un altro: il silenzio totale di questi sedicenti paladini della verità “tradizionale” su alcune evidenti falsità (non errori) presenti nella dottrina che loro difendono.
Se ne avete voglia prendete una bibbia qualunque che avete in casa e poi procediamo…
Nell’immagine che vedete qui sotto trovate la traduzione corretta interlineare di Genesi 20,13 che si trova nei testi destinati alle biblioteche delle università e delle facoltà di teologia.
Come potete vedere il verbo è al plurale (così infatti è in ebraico): “…fecero vagare me Elohim (anche il vocabolo ha la desinenza plurale)…”
Ora leggete la traduzione nella vostra Bibbia: sono sicuro che il verbo è al singolare e che Elohim (plurale) è tradotto con Dio (singolare).
La stessa cosa succede con Genesi 35,7 (dove addirittura Elohim è preceduto dall’articolo che indica come quel termine non sia il nome identificativo di un individuo)… ecc ecc…
Ebbene voi pensate che i sedicenti paladini della verità “tradizionale” che tentano di smontare le mie ipotesi abbiano mai speso una parola su queste evidenti “falsità” (non errori) nelle traduzioni riportate dalla dottrina che difendono?
Mai!!!
Sapete perché?
L’importante è far credere al popolo che la Bibbia parli di Dio e per raggiungere questo obiettivo tutto è lecito per i difensori della “verità”: anche tradurre falsando palesemente il testo.
Mauro Biglino