MAJORANA E LA MACCHINA IN GRADO DI ROMPERE GLI EQUILIBRI ECONOMICI MONDIALI
Il caso Majorana, per la procura di Roma, si è chiuso agli inizi del 2015. La memoria del genio e del mito, che Ettore Majorana ha incarnato nel Novecento, non si è mai attenuata e anzi, la sua scomparsa ha suscitato sempre un grande interesse, anche al di fuori della comunità scientifica.
Gli studi scientifici di Majorana diedero un contributo fondamentale allo sviluppo della fisica moderna e affrontarono in modo originale molte questioni: nella sua prima fase pubblicò i suoi studi riguardanti problemi di spettroscopia atomica, la teoria del legame chimico (dove dimostrò la sua conoscenza approfondita del meccanismo di scambio degli elettroni di valenza), il calcolo della probabilità di ribaltamento dello spin (spin-flip) degli atomi di un raggio di vapore polarizzato quando questo si muove in un campo magnetico rapidamente variabile; inoltre si dedicò intensamente alla meccanica quantistica, all’interno della quale lavorò su numerose formule scientifiche dando anche una teoria relativistica sulle particelle ipotetiche.
Il maggior contributo scientifico di Ettore Majorana è tuttavia rappresentato dalla seconda fase della sua produzione che comprende tre lavori: la ricerca sulle forze nuclearioggi dette alla Majorana, la ricerca sulle particelle di momento intrinseco arbitrario e la ricerca sulla teoria simmetrica dell’elettrone e del positrone. Famosa è anche l’equazione di Majorana. Majorana è ricordato dalla comunità scientifica internazionale per avere dedotto l’equazione a infinite componenti che formano la base teorica dei Sistemi quantistici aperti (computazione quantistica, crittografia e teletrasporto)
Majorana e la macchina in grado di produrre energia gratuita e illimitata, un raggio capace di vaporizzare la materia, un intrigo internazionale in grado di rompere gli equilibri economici mondiali : gli ingredienti di un’incredibile storia taciuta e Misteriosa.
Nel 2010 Il Giornale pubblicò due articoli su una macchina che era in grado di distruggere la materia, producendo energia.
I dipendenti della rivista ottennero, da un imprenditore genovese, un dossier in cui si parlava di colui che inventò la misteriosa macchina, Rolando Pelizza.
In realtà quest’uomo sosteneva che nel 1958, in un monastero del Sud Italia, divenne amico di un frate che lo aiutò a costruire il raggio della morte.
Ma la cosa interessante è che il frate era Ettore Majorana, un grande fisico italiano scomparso in circostanze misteriose nel 1938.
La costruzione della macchina si concluse nel 1972, ma Pelizza venne subito accusato di aver costruito un apparecchio bellico senza autorizzazione.
Successivamente il governo italiano incaricò il fisico Ezio Clementel a verificare le funzionalità della macchina e nel 1976 dimostrò le potenzialità dell’apparecchio, cercando di pubblicare l’invenzione.
Questa tecnologia, una volta messa a punto, sarebbe in grado di rivoluzionare il futuro energetico civile dell’Umanità fornendo, almeno potenzialmente, energia economica, illimitata e pulita!
Esisterebbero dei filmati sulla macchina in cui venivano mostrati due esperimenti. Nel primo si osserva il raggio dello strumento perforare la parte centrale di una lastra di acciaio, mentre nel secondo, tra la macchina e una lastra di vetro, viene aggiunta una lastra di acciaio inossidabile.
Una scoperta taciuta perché il suo inventore non volle scendere a compromessi con i servizi segreti americani, con il governo Belga, Italiano e molti altri; tutti interessati come erano a uno sviluppo prettamente bellico dell’apparecchiatura. Un campo d’applicazione questo, in netta contrapposizione con gli intenti umanitari che hanno sempre guidato Pelizza, spingendolo a subire decenni di soprusi, violenze fisiche e psicologiche, ricatti ed intimidazioni.
Anche la Santa Sede si è mostrata particolarmente interessata per l’utilizzo pacifico di questa macchina a vantaggio delle popolazioni povere.
In effetti, per certi versi, Majorana non è morto. Vive nelle idee che ha lasciato, negli esperimenti che tuttora sono in corso su sua ispirazione. E vive nella follia di chi ancora lo cerca.
Vi lasciamo al video ”La macchina venuta dal futuro” dove racconta tutta la storia di questo Genio e della sua Macchina.