Avete mai pensato di osservare le vostre lacrime al microscopio? La fotografa Rose-Lynn Fisher evidentemente sì, e grazie al suo studio “The Topography of Tears”, ha creato una collezione di 100 foto di lacrime lasciate seccare e ingrandite al microscopio.
I risultati? senza dubbio affascinante!!!
In un momento delicato della sua vita Rose-Lynn ha cominciato a chiedersi se le lacrime di dolore fossero diverse dalle lacrime di gioia e così, dopo anni di scatti ecco il risultato: le foto dimostrano che la conformazione delle lacrime cambia a seconda del tipo di lacrima, dallo stato d’animo o dal fattore esterno che l’ha determinata. Pertanto le lacrime di gioia saranno diverse da quelle di dolore, quelle dovute a una sana risata saranno diverse da quelle che seguono un sentito sbadiglio, o da quelle liberatorie e cosi via.
Lacrime basali (che il nostro corpo produce per lubrificare gli occhi) sono drasticamente diverse dalle lacrime che scendono quando si taglia una cipolla. Così come le lacrime di gioia non sono nemmeno paragonabili a quelle di dolore.
Vediamo i risultati di questo fantastico esperimento…





Le varie figure geometriche ricordano gli studi di Masaru Emoto sull’acqua. I risultati degli esperimenti condotti da Masaru Emoto dimostrano che i cristalli dell’acqua modificano la propria struttura in relazione ai messaggi che ricevono. L’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi, l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia. Con un microscopio più avanzato si potrebbero vedere i cristalli della singola molecola d’acqua influenzati dai vari stati d’animo come Masaru Emoto ha mostrato nei suoi studi.