Indonesia: Scoperta una Gigantesca Piramide si stima abbia ben 28 mila anni
Archeologi dell’Istituto delle Scienze indonesiano hanno scoperto un’immensa “piramide” nascosta nel cuore di una collina sul monte Padang, nella parte occidentale di Giava. Il tempio, composto da più strati, occupa l’intero volume della collina, un’area di ben 150mila metri quadrati. Lo strato più antico della costruzione interrata si stima abbia ben 28mila anni.
La piramide si trova sul sito di Ganung Padang, una collina nascosta tra i vulcani indonesiani, a circa 120 chilometri a sud di Giacarta, piena di pietre giganti che ne fanno il più grande sito megalitico dell’Asia Sudoccidentale.
Il sito di Ganung Padang, scoperto nel 1914 da due coloni olandesi, si estende sulla collina con una serie di terrazze realizzate con enormi rocce rettangolari di origine vulcanica.
iImegaliti di superficie sono solo la punta di un iceberg molto grande. Il ricercatore, infatti, ritiene che le pietre visibili sulla collina siano, in realtà, la cima di una piramide, una realizzazione molto più complessa di semplici terrazzamenti.
Hilman è convinto che l’antica struttura potrebbe precedere l’inizio ufficiale della storia di una decina di millenni o più, il che suggerisce che a Java potrebbe essere esistita una civiltà antica molto avanzata. “E’ più antica di 9 mila anni e potrebbe risalire fino a 28 mila anni fa”, dice Hilman.
“E’ pazzesco, ma sono i dati”. Se l’ipotesi del ricercatore è corretta, siamo sull’orlo di una scoperta che potrebbe riscrivere la storia dell’umanità.
Hilman ha trovato prove che confermerebbero che la maggior parte della collina di 100 metri è in realtà di origine artificiale, costruita nel corso di migliaia di anni da tre culture diverse.
Grazie ad una serie di indagini eseguite con i radar di terra, carotaggi e analisi delle murature, i ricercatori hanno trovato dei modelli nella disposizione delle rocce che attesterebbero l’origine non naturale.

ricercatori dell’Istituto delle Scienze indonesiano guidati dall’archeologo Danny Hilman Natawidjaja sospettavano da tempo che una parte della collina non fosse completamente naturale, tuttavia non immaginavano che tutta l’area sotterranea – alta una trentina di metri – fosse un’immensa costruzione artificiale.
“Credevamo che in passato questa collina fosse una specie di edificio. Si è scoperto che si estende molto più in basso, consiste di diversi strati ed è in realtà l’intero volume della collina”, ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Rio Novosti il geologo Andang Bakhtiar, supervisore dell’area archeologica.
Gli scienziati hanno svelato l’arcano servendosi di immagini satellitari, rilevazioni radar, tomografie a raggi X e altri metodi di scansione. Grazie ad essi hanno rilevato i gradoni di un tempio che si estende per ben 150mila metri quadrati.
La parte più profonda sarebbe stata costruita ben 28mila anni fa, mentre gli strati più recenti dovrebbero avere rispettivamente 9mila anni, 8.300-7.500 anni e 3.000-3.500 anni.
Lo strato più superficiale è composto da rocce basaltiche intagliate per formare colonne e passaggi; proprio durante quest’ultima opera di aggiornamento sarebbe stato deciso di interrare e celare con la vegetazione le parti più antiche della struttura.
È interessante sapere che nell’area del sito archeologico gli autoctoni si recano ancora oggi per pregare e deporre corone di fiori; non si esclude che questa tradizione religiosa vada avanti da migliaia e migliaia di anni con lo stesso rito.
Storia da riscrivere?
A cura di universo7p