In Antartide scoperto un Portale Dimensionale grazie ad una missione scientifica?
Di certo siamo tutti d’accordo nel confermare che l’Antartide non finirà mai di stupire e regalare nuove sorprese. Il continente più gelido, remoto e inospitale della Terra offe delle nuove teorie che lascia molti studiosi perplessi.
Abbiamo affrontato molte volte l’argomento dell’ antartide e i suoi misteri nei nostri precedenti articoli, ma secondo le ultime news trapelate sul web una presunta ”missione scientifica” avrebbe portato alla luce un Portale Dimensionale individuato grazie alle strane anomalie elettromagnetiche le cui interferenze sempre più forti avevano preoccupando le numerose squadre di scienziati ufficialmente impegnati nello studio del progressivo e soprattutto irreversibile scioglimento dei ghiacci Antartici.
In Antartide si sono sempre manifestati strani e incredibili fenomeni scientifici, alcuni dei quali non hanno ancora alcuna spiegazione logica, ma ex militari e x scienziati denunciano la sparizione di persone e massicci avvistamenti UFO.
Molte sono quelle persone che non escludono la possibilità che uno specie di Star Gate o portale dimensionale possa essersi aperto in Antartide un evento epocale che a detta degli scienziati si sarebbe verificato anche in un lontano passato.
In questo presunto progetto sarebbero 4.000 gli scienziati che provenienti da 46 paesi del mondo sarebbero stati in grado di confermare le Teorie che vengono tramandate da più di 50 anni .
Finora non è stata fornita alcuna prova atta a dimostrare la loro esistenza, tuttavia vi sono numerosi elementi di prova che sembrano confermare quanto pronosticato dagli scienziati.
Ma nel mese di maggio 2017 succede qualcosa di bizzarro ,quando a un team di scienziati britannici in collaborazione con scienziati americani che si trovava in Antartide per rilievi scientifici hanno assistito ad un evento insolito, un vortice sembrerebbe essersi manifestato ad una altezza non molto elevata, nonostante le alte raffiche di vento che muovevano le nuvole intorno. Inizialmente, si pensava a una tempesta polare, ma la natura statica e l’insolita nebbia che lo circondava, hanno portato i ricercatori a indagare sul fenomeno.
Gli uomini hanno approntato un pallone meteo legato a un argano, completo di una radio sonda per il rilievo delle proprietà fisiche (temperatura, umidità relativa, pressione e velocità del vento) e un cronometro scientifico per la registrazione dei tempi di lettura.
L’oggetto è stato poi rilasciato e fatto risucchiare all’interno del vortice per il tempo strettamente necessario alle misurazioni.
Dopo alcuni minuti un risultato inquietante: il cronometro segnava la data del 27 gennaio 1965 e tutti i dati calcolati indicavano valori incompatibili con le normali caratteristiche di una tromba d’aria.
L’esperimento è stato ripetuto più volte e sempre con gli stessi risultati. Uno degli scienziati che ha partecipato ai vari test, lo statunitense Mariann McLein non solo conferma l’accaduto ma evidenzia anche che l’intero episodio è stato segnalato ai servizi segreti militari e alla Casa Bianca.
Dalle prime indiscrezioni pare che si tratti di una “porta” spazio-temporale, cioè uno “tunnel” che permette non solo uno spostamento geometrico attraverso lo spazio ma anche un cambiamento temporale. Una sorta di viaggio attraverso il tempo (avanti e indietro) e lo spazio.
A qualcuno potrà sembrare paradossale ma quanto è avvenuto in Antartide potrebbe trovare una spiegazione razionale nella teoria del “Ponte di Einstein-Rosen”.
All’inizio del secolo scorso, i due scienziati congetturarono una “galleria gravitazionale” o wormhole, cioè una “scorciatoia” da un punto dell’universo a un altro che consentirebbe di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza attraverso lo spazio normale.
Come vedete non sono concetti da rubrica di misteri ma vere e proprie nozioni di fisica che ciascuno di noi può approfondire anche attraverso il web.
Questo fatto sensazionale arriva in coincidenza di un’altra strabiliante scoperta fatta dai satelliti americani e diffusa dalla rivista Daily Galaxy: la presenza di una struttura antichissima sotto il suolo antartico.
La scoperta ha alimentato la curiosità di ufologi e sostenitori delle teorie del complotto, secondo i quali i militari americani stiano nascondendo il rinvenimento di un UFO o una grande apparecchiatura tecnologicamente avanzata mai vista prima. Ad avvalorare questa ipotesi il fatto che gli scavi siano iniziati in segreto e con una certa celerità.
Qualunque cosa sia si tratterebbe di un oggetto vecchio di 12 mila anni! Al momento le autorità statunitensi negano qualsiasi scoperta archeologica a quelle latitudini ma, come esposto da un funzionario del Parlamento Europeo, la scoperta è di una tale portata che tutta la comunità scientifica continua a chiedersi cosa mai stia venendo alla luce in quell’area. Che esista qualche analogia tra la scoperta fatta dai satelliti e il misterioso “mulinello” spazio-temporale?
A cura di universo7p