IL TOROIDE: IL MODELLO DELLA VITA
IL TOROIDE: IL MODELLO DELLA VITA
La natura è descritta da un modello ricorrente per l’evoluzione della vita a tutte le scale: il toroide. E’ un vortice di energia a forma di ciambella che potete vedere ovunque dagli atomi alle galassie. Il toroide è il modo in cui la natura crea e sostiene la vita e può servire come modello della sostenibilità. La conoscenza di questo modello si trova già in tecnologie come ventole e propulsori, generatori ecologici, dispositivi delle nuove energie e ci aiuta a comprendere meglio la natura del campo unificato.

Il toro è posto nella definizione di base nel piano xz (orizzontale). L’asse di y è l’asse della sua simmetria di rotazione.
L’universo ha manifestato a tutte le scale un unico progetto: sviluppare tori.
In fisica delle particelle la forma del toroide è nota per fornire un miglior ambiente all’interno del quale accelerare le particelle. La geometria toroidale è interessante come spazio per accumulare l’ energia dei magneti, perchè si traduce in piccoli campi magnetici esterni. La Russia fu la prima a mettere in pratica questa idea con l’acceleratore Tokamak. L’Europa e gli Stati Uniti hanno ottimizzato il modello russo per eseguire esperimenti di fisica del plasma. Questi dispositivi funzionano secondo il principio della fusione, la tecnica utilizzata dal sole e dalle stelle.
Quando si tratta di progettare “abitazioni” gravitazionali, il toro è stato realizzato come la forma preferita entro cui racchiudere una stazione spaziale o colonia stella. Il disegno qui sotto è stato studiato alla Stanford University e si chiama Torus Stanford. È il modo più efficace per distribuire lo spazio e realizzare la gravità necessaria per mantenere la vita.
L’intero universo ha la forma di un toroide. La forma geometrica utilizzata per descrivere la natura auto-riflessiva dell’universo è il toro. Il toroide consente a un vortice di energia di scorrere verso l’esterno per poi ritornare all’interno del vortice. Così l’energia di un toroide si rigenera continuamente e allo stesso tempo si espande autoriflettendosi su se stessa.
Di Claudia Palmas