domenica, Ottobre 6, 2024
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Il Terzo Occhio e la Ghiandola Pineale. L’accesso ad un mondo sconosciuto

Terzo occhio e ghiandola Pineale,capaci di percepire realtà invisibili

Cos’è Il terzo occhio? Per Terzo occhio” si intende il collegamento con il sé interiore,quella parte speciale che ognuno di noi sa che esiste, ma conosciamo appena.. ovvero quella porta che ci guida dritto verso la propria Anima.

Quando si parla del Terzo occhio o Ghiandola Pineale bisogna tuffarsi nel  concetto mistico ed esoterico che ci permette di conoscere meglio questo ipotetico occhio dell’Anima noto anche come L’occhio interiore costituito da un vortice energetico che nell’attivazione del Terzo Occhio si è capaci di percepire realtà invisibili che non saremmo mai in grado di percepire con la nostra attuale vista ordinaria.

Nelle tradizioni spirituali Dharmiche come ad esempio l’ Induismo , il terzo occhio mantiene una correlazione con l’ajna, conosciuto anche con il nome chakra situato sulla fronte. In Teosofia invece, il terzo occhio viene attribuito alla ghiandola pineale.

Perché è importante conoscere il suo pieno potenziale? 

è importante conoscere il suo pieno potenziale perché il terzo occhio ci apre l’ingresso a mondi interiori ed energetici in modo di accedere agli stati superiori di coscienza .

Nella spiritualità  ad esempio, il terzo occhio simboleggia spesso uno stato di illuminazione o l’evocazione di immagini mentali che avrebbero un significato psicologico e spirituale personale molto profondo. Spesso viene associato a visioni religiose, come la chiaroveggenza o la percezione extrasensoriale , così come la capacità di osservare il  chakra e l’ aura umana ,ma anche la capacità di precognizione sperimentare esperienze extracorporee .Oggi,chi sostiene di avere la capacità di usare il terzo occhio, viene indicato come  un veggente o sensitivo.

Terzo Occhio
Terzo Occhio

In alcune tradizioni, come l’ induismo , si ritiene che il terzo occhio si trovi all’altezza del bordo superiore delle sopracciglia . In altre tradizioni, come in Teosofia, si presume che abbia in qualche modo una connessione con la ghiandola pineale. Secondo questa teoria, gli esseri umani nell’antichità avevano delle capacità fuori dal comune che permetteva al genero umano di sperimentare tutta la funzionalità spirituale.

Si sostiene che nel corso del tempo, l’evoluzione degli esseri umani , abbia in qualche modo spento la sua funzione. Oggi, il terzo occhio, viene accostato alla ghiandola pinealeLa ghiandola pineale

La ghiandola pineale ha sempre suscitato grande interesse 

Cartesio sostanzialmente pose l’attenzione sul fatto che questa piccola zona del cervello è l’unica a non avere un duplicato. Tutte le diverse componenti di questo organo hanno infatti una parte sinistra e una destra, tranne appunto la ghiandola pineale. Sarebbe questa caratteristica a renderla unica e speciale, Cartesio inoltre, ipotizzò anche era  la sede del pensiero e la Porta dell’Anima.

La ghiandola pineale è conosciuta da tempi antichissimi, il primo a descriverla fu Galeno che descrisse la sua forma come quella di una piccola pigna… Si, quella Pigna che vedi da tutte le parti, partendo dagli antichi testi sumeri fino ad arrivare al Vaticano.. Coincidenze? Chissà?! Se magari ti va di approfondire questo concetto ti lascio il link qui sotto.

Leggi anche Ecco il significato della Pigna nel Vaticano e Nelle antiche culture

La ghiandola pineale conosciuta anche con il nome di  (epifisi)  è una  ghiandola che regola i cicli di veglia e sonno  ed in oltre, ha una certa sensibilità verso la luce. È responsabile della segregazione dell’ormone melatonina .

La luce agisce sul Sistema nervoso simpatico, comunicando con la ghiandola pineale in modo che quando la luce si spegne, la ghiandola si attiva e avvia il processo di segregazione della melatonina, inducendo il sonno.

Nell’uomo adulto  misura da 5 a 10 mm di diametro e pesa circa 150 milligrammi. Negli studi condotti dal Dr. Rick Strassman si nota che la ghiandola pineale  è visibile al 49 ° giorno dello sviluppo fetale

Strassman sostiene che il processo coincide perfettamente con lo stesso asso di tempo che viene citato anche nel  “Libro tibetano dei morti”  dove ci descrive quanto tempo impiega l’Anima per procedere alla reincarnazione dopo aver lasciato il corpo del defunto  .

La ghiandola pineale

La ghiandola pineale

Fisiologicamente, insieme alla ghiandola dell’ ipotalamo , la ghiandola pineale controlla il desiderio sessuale, la fame, la sete e l’orologio biologico che determina il normale processo di invecchiamento del corpo .

Il Dr. Rick Strassman ha teorizzato in relazione alla ghiandola pineale che questo potrebbe causare una sensibilità alla luce, che è responsabile della produzione di DMT (dimethyltryptamine), un alcaloide allucinogeno che viene sprigionato in grandi quantità durante il tempo di nascita e di morte .

Il DMT (Dimetiltriptamina)  é un neurotrasmettitore conosciuto anche con il nome di “la molecola di Dio” che ha particolari funzioni legate principalmente al “collegamento” tra il corpo e lo Spirito. Esso é presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani che è l’allucinogeno attivo della pozione chamánica conosciuta anche come ayahuasca o yagé .

La ghiandola pineale produce DMT endogena durante il processo del sonno e nelle esperienze di pre-morte. La sua produzione endogena è legata ai processi di morte e a quella della nascita . Il DMT è presente in quasi tutto il regno vegetale e in tutti i mammiferi.

Rene Descartes sosteneva che la ghiandola pineale fosse la parte più importante del nostro cervello perché la sua funzione dava accesso al mondo degli “spiriti animali”

Il DMT è l’azione più intensa psichedelico noto e impatto visivo perché produce dilatazione del tempo profondo, cioè, permette di attraversare ed oltre passare le barriere dello spazio-tempo.

Dai recenti studi fatti sul DMT condotte dal dott. Rick Strassman sono emerse delle teorie affascinanti, una di questa
è il collegamento che ha questo neurotrasmettitore con le esperienze di vite passate , rapimenti alieni, incontri con gli enti, viaggi attraverso il cosmo e altri pianeti, esperienze di unità con l’universo (conosciute come cambio dimensionaleed incontri con le divinità.

La ghiandola pineale è collegata ed è menzionata da molte culture e religioni da l’ induismo a cristianesimo, fino al buddismo 

Nell’ambito della Teosofia( le diverse dottrine esoterico e filosofiche) il sesto chakra (l’agna chakra) spesso accostato al chakra del tempo, viene messo a fuoco la percezione spirituale e la luce del terzo occhio, ovvero la porta che ci permette di entrare in altre dimensioni.

Nell’induismo, il terzo occhio di Shiva , sulla sua fronte è l’occhio della saggezza , noto come bindi. È l’occhio che vede oltre la realtà. Di conseguenza, Shivá è noto come Tri-netri-īshwara (“il signore dei tre occhi”). Il terzo occhio di Shiva è comunemente associato alla sua energia selvaggia che distrugge i malfattori e i peccati .

Gli egizi chiamavano il terzo occhio  occhio di Horus che mostra una relazione tra la pupilla dell’occhio di Horus e la posizione della ghiandola pineale. Il terzo occhio è anche legato al concetto di “occhio che tutto vede” associata ai sette mistici e al loro rapporto con la piramide stampato nel dollaro e alla creazione del un nuovo ordine mondiale.Come attivare la Ghiandola pineale

Come attivare il terzo occhio

Ci sono diversi tipi di meditazione per risvegliare il terzo occhio o Ghiandola pineale, questi trattamenti concentrano la loro attenzione sulla parte centrale della testa, all’altezza delle sopracciglia, tra gli occhi all’altezza della ghiandola pineale, immaginando proiezioni a partire da questo punto verso l’esterno

Meditazione

Nei primi anni ’90, la ricercatrice cilena Fresia Castro Moreno, creò un metodo chiamato Cyclopea, che, attraverso semplici tecniche, innesca l’originale capacità creativa che ogni essere umano dovrebbe percepire in una nuova realtà.  Questo workshop, di taglio “scientifico-spirituale”, ha sempre più seguaci in tutto il mondo, attratto dalla promessa di ritardare l’invecchiamento, terminare lo stress, connettere i due emisferi cerebrali, rigenerando le cellule del corpo.

Inizia con un breve rilassamento, per continuare con un tour di quella che viene chiamata la “mappa del percorso”, in cui viene insegnato all’iniziato a riconoscere la situazione dell’energia del proprio corpo e i punti che richiedono un’armonizzazione. L’esperienza continua con le pratiche per attivare la capacità creativa, e con questa “connessione” con l’essere / energia che siamo, aumentando la comprensione della verità globale.

Oltre al metodo Cyclopea esistono altri tipi di meditazione e mudra che possono essere funzionali per attivare il terzo occhio, come ad esempio il Kechari Mudra;

Molti , sostengono anche che un metodo efficace per risvegliare la Ghiandola Penale sia il Sole: come sappiamo l’esposizione alla luce solare stimola la produzione di serotonina, che attiva la melatonina prodotta dalla pineale. Una delle attività che puoi provare per questa tecnica è il Sun Gazing (l’osservazione solare)

Le Frequenze

Anche le frequenze permettono di attivare la ghiandola pineale, come ad esempio i binaural beats . sono un particolare tipo di suoni con determinate frequenze che possono stimolare l’attivazione del terzo occhio che normalmente vengono ascoltate anche durante la meditazione.

Migliaia di persone in tutto il mondo sostengono di essere riusciti ad attivare la propria ghiandola pineale, o terzo occhio, con la promessa di raggiungere stati di felicità permanente.

A cura di Universo7p

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