Il Nuovo Ordine Mondiale, gruppo Bilderberg e il Programma Spaziale segreto
Lo scorso 28 e 29 giugno 2014, l’associazione Secret Space Program ha tenuto la seconda conferenza annuale a San Mateo, California, nella quale una serie di relatori, armati di fatti documentati in campo militare, spaziale e finanziario, ha presentato una serie di prove che attesterebbero l’esistenza di un programma spaziale occulto finanziato e gestito dal gruppo Bilderberg. Esiste un vasto, e non ancora dichiarato, programma spaziale segreto che coinvolge finanza, agenzie spaziali e forze militare, finanziato e gestito dell’oscuro gruppo Bilberberg.
Questa è la tesi che hanno cercato di dimostrare i relatori che hanno partecipato alla seconda conferenza annuale organizzata lo scorso 28 e 29 giugno 2014 dalla Space Secret Program a San Mateo, California.
Secondo la tesi dei relatori, il programma oscuro è in corso fin dal 1947, finanziato dall’Axis Plunder, un provvedimento di finanza nascosto varato dal Presidente Truman all’indomani della fine della seconda guerra mondiale.
Questo sistema ingegnoso, assumendo poi la veste di quello che oggi conosciamo come Fondo Monetario Internazionale (o Banca Mondiale), ma che alcuni chiamano “la Cabala”, ha permesso il controllo di gran parte del sistema bancario internazionale, dell’economia degli stati, dell’attività industriale e militare.
Come riporta exonews.org nel suo resoconto, gli scopi di questa dominazione globale non sono chiari, ma gli indizi sulla sua esistenza hanno animato la riflessione dei media alternativi, suggerendo che l’intenzione è quella di creare un Governo Mondiale, in linea con i comandamenti riportati sulle Georgia Guidestones.
Alcuni relatori hanno presentato documenti precedentemente classificati e poi inseriti nell’ambiro del Disclosure Project che attesterebbero la disponibilità della tecnologia antigravità in grado di alimentare astronavi per viaggi interstellari.
Jeroen van Straaten, organizzatore della conferenza e fondatore della BEM(Breakthrough Energy Movement), ritiene che la soppressione di tecnologie energetiche avanzate risale ai primi giorni della scoperta dell’energia elettrica.
“Sin dai tempi di Tesla, queste tecnologie sono state nascoste”, spiega van Straaten. “La spinta a divulgare la tecnologia avanzata per il bene dell’umanità è il nostro obiettivo primario, perchè ogni ambito della nostra civiltà possa migliorare, fornendo una soluzione definitiva al caos economico nel quale ci troviamo”.
Nella conferenza si è anche molto discusso di ingegneria inversa, cioè lo sviluppo di nuove apparecchiature a partire dal recupero di tecnologia aliena, o da accordi di scambio tra i vari governi e civiltà non terrestri, fatti che risalirebbero alla Germania nazista e all’amministrazione Eisenhower.
È evidente che il governo americano ha mantenuto uno strettissimo silenzio e che parte dei segreti sono stati rivelati da coloro che desiderano un futuro di pace. Laura Eisenhower, nipote del defunto presidente, ha recentemente reso lapropria testimonianza nel corso di un’audizione informativa che ha confermato l’esistenza di un trattato alieno.
L’interesse per i dettagli del programma spaziale segreto è aumentato significativamente nell’ultimo periodo, con un gran numero di stimati scienziati, astronauti, fisici, dipendenti ed economisti che continuano a farsi avanti con testimonianze, libri e seminari per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Una di questi è Carol Rosin, direttore esecutivo di Peace and Emergency Action Coalition for Earth, impegnata nel sensibilizzare i governi occidentali a sottoscrivere The Treaty on Prevention of the Placement of Weapons in Outer Space, un trattato proposto da Cina e Russia per dichiarare lo spazio zona neutrale e bene di tutti.
Secondo la Rosin, il trattato modifica radicalmente l’obsoleta e pericolosa mentalità bellica, che vede lo spazio come uno strumento strategico di dominio che impedisce l’accesso dell’umanità alla comunità galattica, aprendo così la strada ad una pacifica e vera Era Spaziale.
“Il trattato è il documento più importante del nostro tempo. Siamo in grado di trasformare l’industria bellica in un’industria spaziale cooperativa globale, con posti di lavoro e ricchezza diffusa”, spiega la Rosin. “Così saremo in grado di terminare la corsa agli armamenti, prevenire la militarizzazione dello spazio e applicare la tecnologia per la soluzione dei problemi di questo pianeta”.
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