La maggior parte degli abitanti della Terra è religioso,crede in Dio, infatti il 63% della popolazione mondiale in tutto il mondo, credono che Dio esista. Sostenere il contrario in maniera efficace potrebbe essere difficile.
Tuttavia, alcuni ricercatori come il genetista spagnolo Ginés Morata che fa parte della Royal Society del Regno Unito e all’Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti sostiene che si possono mettere in gioco prove scientifiche, filosofiche e culturali per sviluppare un’argomentazione convincente sulla non esistenza di Dio. Qualunque approccio tu decida di sostenere, ricorda di essere educato e cortese quando affronti questa discussione.
Dio è una creazione umana sostiene il ricercatore, Dio non ci ha creati: gli umani hanno creato Dio. Non esiste alcuna prova scientifica che Dio esista, tutto si basa sull’evoluzione, dal piccolo batterio fino alle forme di vita complesse.
«Darwin ha dimostrato che basta osservare la natura per convincersi senza ombra di dubbio che l’umanità non è superiore o più speciale rispetto agli organismi simbioti chiamati licheni». Queste parole verrebbero oggi sottoscritte non soltanto da animalisti ed ecologisti radicali, ma anche da anti-teisti di professione, convinti che il modo più facile per smentire l’esistenza del Creatore sia smentire l’unicità dell’uomo, della creatura.
Questo spiega l’ampio ricorso da parte del cosiddetto “ateismo scientista” (che vuole argomentare il proprio scetticismo metafisico strumentalizzando la scienza) alle teorie evolutive di Darwin. Ma è un’arma a doppio taglio perché, secondo diversi scienziati, è proprio lo studio approfondito dell’evoluzione biologica a far emergere il cosiddetto human exceptionalism, ovvero l’eccezionalità umana. Secondo i sostenitori del riduzionismo, il fatto che l’uomo non sia eccezionale sarebbe una prova contro Dio.
Nel dibattito sono in molti quelli che criticano la creazione dell’uomo grazie all’evoluzione umana, ovvero senza alcuna spinta esterna.
il biologo Swamidass, ad esempio «non sostiene che l’evoluzione sia falsa, ma, sottolinea che un modo onesto di guardare l’evoluzione umana, anche da un punto di vista strettamente scientifico, rivela che gli esseri umani sono veramente eccezionali.
Si è verificata una “singolarità” nella storia del nostro pianeta, qualcosa di bello e unico è accaduto». La conclusione del prof. Varki, un’autorità indiscussa nel campo scientifico, è che «non è irragionevole quando alcuni si chiedono se Dio ha avuto un ruolo nelle nostre origini».
«Sono d’accordo, come evoluzionista teista personalmente credo che Dio ci ha creati attraverso un processo evolutivo. Teologicamente e scientificamente parlando, siamo stati formati dalla polvere della terra, ma siamo molto più che soltanto polvere».
Il Biologo Ginés Morata parla anche degli umani longevi.. che forse hanno vissuto anche 500 anni
La durata della vita può essere manipolata, perché dipende dai geni e i geni possono essere manipolati. Inoltre, sappiamo che la morte non è un processo biologico inevitabile perché, ad esempio, ci sono specie che non hanno un processo di invecchiamento, come i celenterati, le actinie marine, che possono vivere indefinitamente. E ci sono altri casi, come le cellule HeLa, alcune cellule umane
A cura di Universo7p