I Naga: divinità mitologiche rettiliane che vivono in grandi città sotterranee riportate in molte leggende in tutto il mondo.
I Naga secondo i racconti di molte delle antiche culture sparse in tutto il mondo sono divinità rettiliane che vivono in grandi città sotterranee. Civiltà antiche come Patala e Bhogavati sostengono di essere legate a a queste grandi città sotterranee abitati dai Naga , creature simili a serpenti, spesso considerati come dei.
I loro riferimenti sono in India, ma ci sono anche storie simili in Sud America dove sono conosciuti come Amaru in Perù, Quetzalcóatl in Messico, o Djedhi in Egitto, ect..
Tutte queste culture accolsero i “serpenti della saggezza” e furono adorate come dei o profeti.
I Naga secondo la mitologia
La mitologia descrive questi esseri come una razza, solitamente femminile , ibrida tra umano e serpente ; Il busto di solito ha l’aspetto di una persona, ma la parte inferiore è quella di un serpente.
Sono descritti con uno sguardo seducente poiché i loro occhi sono grandi e luminosi.
Secondo le diverse narrazioni, sia di civiltà che di epoche diverse , questi esseri erano semidei, o divinità mitologiche minori che si distinguevano per la loro grande intelligenza e saggezza . Erano considerati maestri di pazienza.
Secondo alcune leggende, diventano pericolosi quando gli esseri umani danneggiano l’ambiente o mancano loro di rispetto. Vista la loro affinità con l’acqua, si dice che gli ingressi alle loro città sotterranee siano nascosti sul fondo di pozzi, laghi e fiumi profondi.
Secondo la credenza popolare Indiana, c’è un ingresso al Patala situato presso il Pozzo di Sheshan. Il luogo è visitato da molti turisti, anche se i nativi della zona ne mantengono il massimo rispetto. Ciò è dovuto agli antichi miti secondo cui i Naga sono una razza altamente avanzata , che ha accesso alla tecnologia antica . Nella letteratura vedica sono spesso legati ai Vimana , macchine volanti dall’India. Gli vengono inoltre attribuite “pietre magiche” e un terzo occhio.
Il terzo occhio , secondo l’esoterismo, è la porta verso i regni e gli spazi interiori della coscienza superiore. Nella spiritualità New Age, il terzo occhio simboleggia uno stato di illuminazione o l’evocazione di immagini mentali che hanno un significato spirituale.
In una leggenda cambogiana, i naga erano una razza di rettili che possedevano un grande regno nella regione dell’oceano Pacifico; una loro principessa sposò il primo re dell’Antica Cambogia, dando origine al popolo cambogiano. Per questo motivo ancora oggi i cambogiani si considerano eredi dei naga.
I naga con sette teste rappresentati nei templi cambogiani, come ad Angkor Wat, rappresentano le sette razze della società dei naga, che hanno una mitica, o simbolica, associazione con i sette colori dell’arcobaleno. Inoltre, i naga cambogiani possiedono dei simbolismi numerologici per altri numeri delle loro teste: numeri dispari a rappresentare l’energia maschile, l’infinito, l’eternità, e l’immortalità; numeri pari per femminilità, fisicità, mortalità, temporaneità, e la Terra.
Leggende simili a quelle cambogiane sono diffuse presso gli adivasi del Sud dell’India e gli aborigeni dell’Australia; in queste versioni, i naga abitavano un grande continente nell’oceano pacifico (oggi conosciuto come perduto continente di Mu), che poi si inabissò e i cui resti formano oggi l’Indonesia e l’Australia.
Questi naga avrebbero sviluppato una civiltà sotterranea e sottomarina estremamente avanzata con poteri sovrumani. La mitologia indù è una delle più complesse dei tempi antichi e dimostra l’esistenza di divinità simili a rettili che possiamo trovare in molte altre culture.