I libri di Thot: Quando Thot decise di rivelare all’umanità i segreti di tutte le cose
Secondo l’antica tradizione Egizia Thot era considerato l’inventore della scrittura e custode dei segreti del cielo
La leggenda narra che sia sceso dal cielo e che abbia trasmesso la sua scienza alle vecchie caste di sacerdoti.Per gli antichi egiziani,Thot ,era un messaggero di una vita virtuosa, di un’esistenza gratificante, era colui il quale
insegnava agli uomini la lettura,la scrittura e l’oratoria.
Per i sacerdoti egiziani era l’inventore della lingua,della matematica,dell’astronomia e della tecnica.Era considerato “il timoniere nella barca del dio Sole” che,secondo un’antica leggenda egiziana, pare abbia distrutto i nemici del dio. Di lui, tuttavia, si apprezzava soprattutto il carattere pacifico.
I Libri di Thot sono dei libri mitici, 42 in tutto che sarebbero stati redatti e lasciati sulla terra dal dio egizio Thot, nei quali si troverebbero i misteri dei cieli e predizioni di eventi planetari futuri. Questi libri profetici sarebbero stati nascosti in biblioteche egiziane segrete ed ora risulterebbero dispersi
Figlio di Ra, di cui era anche suo consigliere thot, era il Dio della Luna, della sapienza, della scrittura, della misura del tempo, della matematica e geometria.
Gli Egizi, lo raffiguravano con la testa di Ibis, il cui becco somiglia a una Luna crescente, gli venne attribuito anche l’invenzione del calendario di 365 giorni.
Il mistero che lo circonda è dovuto, soprattutto, ai libri che avrebbe scritto e nascosto.Dove furono nascosti questi libri? E che cosa vi sarebbe scritto? Secondo i “Testi delle Piramidi”, il dio Thot avrebbe trascritto i misteri dei cieli in alcuni libri sacri, che poi avrebbe nascosto sulla Terra perché solo i più degni, quindi le generazioni future, li trovassero.
Secondo alcune teorie i libri di Thot sarebbero nascosti in una camera segreta situata al di sotto della Sfinge, ma le ricerche effettuate con le più moderne tecnologie, sia sotto che nell’area circostante, non hanno ancora rivelato la presenza di cripte sotterranee.

Secondo altre teorie, invece, li avremmo sempre avuti davanti agli occhi. Si tratterebbe dell’intero complesso delle Piramidi di Giza e della Sfinge che, se esaminati nell’insieme, sarebbe una copia “terrena” di una situazione astronomica ben precisa calcolabile grazie alla precessione degli equinozi.
La precessione degli equinozi è un movimento dell’asse terrestre, simile al movimento di una trottola, che fa cambiare l’orientamento rispetto alla sfera celeste.
E’ una rotazione talmente lenta che, per compiere un giro su se stesso, l’asse terrestre impiega quasi ben 26000 anni, durante i quali la posizione delle stelle sulla sfera celeste cambia, per poi tornare al punto di partenza.
Un calendario di catastrofi?
L’intento degli antichi sarebbe stato quello di trasmettere ai posteri il modo per calcolare la fine di ogni ciclo precessionale, solitamente accompagnato da catastrofi planetarie.
Per questo eressero costruzioni talmente imponenti da resistere al peggiore dei cataclismi, monumenti nelle cui proporzioni matematiche e allineamenti astronomici, era contenuto un messaggio che, in questo modo, sarebbe sopravvissuto al trascorrere dei millenni.
In ogni caso l’enigma sull’esistenza dei libri di Thot è, per ora, destinato a rimanere tale anche perché, anticamente la conoscenza veniva trasmessa per via orale.
Tutto inizia da una leggenda di quando gli antichi saggi decisero di rivelare all’umanità i segreti misteri di tutte le cose, organizzarono un consiglio per decidere quale fosse la lingua migliore, e quali le parole più adatte per esprimere ciò che – per definizione – supera ogni possibilità di comprensione ordinaria.
Dopo aver vagliato tutte le possibilità, e dopo aver scartato ogni linguaggio a causa della intrinseca limitatezza e della inevitabile parzialità delle parole, il consiglio dei saggi decise di ricorrere a una lingua che parlasse direttamente all’anima dell’uomo, oltrepassando le strutture logiche e razionali della mente: la “lingua dei sogni”.
Utilizzando tavolette da scrittura, idearono una serie di figure simboliche, la cui contemplazione e il cui studio fossero in grado di risvegliare l’intuizione e le facoltà superiori della coscienza, per permettere a questa di cogliere l’essenza delle leggi divine rivelate nel mondo sensibile.
Nacque così quel meraviglioso libro senza parole, preziosa sintesi di Conoscenza, citato nei testi antichi come Il Libro di Thot, dal nome del dio-sacerdote egizio Toth – equivalente dell’Ermes greco e del Mercurio latino – che rappresenta appunto il collegamento fra il mondo divino e quello umano esercitato attraverso le funzioni della mente e dell’intuizione superiore, cioè la Conoscenza.
A causa del progressivo decadere della razza umana dalla primitiva Età dell’Oro a quella dell’Argento e poi a quella del Bronzo e infine alla presente Età del Ferro, si rese necessario celare quelle preziose rivelazioni per salvarle dalle forze dell’oscurità, di nuovo i Saggi si riunirono, questa volta per decidere quale fosse il migliore modo per sottrarre il libro agli occhi impuri, e contemporaneamente per renderlo accessibile agli Iniziati e ai ricercatori delle età future.
Dopo aver lungamente discusso, e dopo aver esaminato luoghi e possibilità, il consiglio dei saggi decise che il nascondiglio più sicuro non poteva essere che… un non-nascondiglio!
Anziché sottrarre il libro all’umanità, ritenne di dare a questo la massima divulgazione, consegnandolo non più a una élite di pochi adepti della Via della Conoscenza, ma, al contrario, deponendolo nelle mani semplici e ignare del popolo che, come un bambino, non seppe far altro che trasformare quel prodigio in un gioco, un innocente passatempo che mai e poi mai avrebbe potuto destare i sospetti di quanti bramavano il possesso e la distruzione del Libro della Conoscenza.
Il “Libro di Thoth” ci viene così esplicato come un mezzo per dominare la realtà, uno strumento per esplorare l’avvenire e un gioco che aiuta a scoprire le potenzialità inespresse di chiunque abbia il piacere e la dedizione di consultarlo.
Secondo alcuni alchimisti, i segreti dei libri di Thoth sono stati inclusi nelle Tavolette di Smeraldo che Isaac Newton
conosceva molto bene.
Fu questo l’ultimo che spalancano una finestra su altre dimensioni dell’essere, dominate dalla magia dell’amore sotto la volontà.
A cura di universo7p