HANOI ANNO 1965 ATTACCO UFO NEL VIETNAM
Ecco un interessante articolo negli archivi del giornale La Stampa del 7 febbraio del 1993 dove riporta il presunto attacco di un UFO dove il raggio partito dal misterioso disco di Hanoi fece anche 200 vittime
Caduto il comunismo, finalmente si può parlare di Ufo. Con un senso di liberazione lo annuncia Mikhail Zakharchuk, direttore del Bollettino di informazioni del ministero della Difesa: . Meno di due anni fa fu Dmitri Yazov in persona, maresciallo dell’Urss, ministro della Difesa, poi golpista, a impedire la partecipazione dei militari a una trasmissione tv: . Ora invece il bollettino mensile interno del ministero della Difesa, pubblicato con il consenso del colonnello generale Vladimir Prudnikov, comandante della difesa contraerea, rivela anni di registrazioni mantenute segrete, molto spesso dagli stessi piloti di aerei militari per timore di passare per visionari. Il colonnello Tomin, per esempio, spiega bene questo stato d’animo: . Ora, dice Marina Popovich, pilota collaudatore.
In realta’, , con la tipica doppiezza del regime, se da un lato veniva condannata la propagazione di notizie relative agli Ufo, dall’altro lato i misteriosi oggetti volanti erano oggetto di una disposizione molto rigorosa del comando della difesa contrarea: era assolutamente vietato far fuoco contro gli Ufo. La disposizione, secondo quanto rivela il bollettino pubblicato in questi giorni, era stata presa in seguito ad un incidente verificatosi in Vietnam, una notte dell’estate 1965. Quel giorno su Hanoi (dove la difesa contraerea era affidata a nove brigate missilistiche interamente composte da militari sovietici) apparve un oggetto volante a forma di disco. Via radio gli fu dato l’ordine di atterrare; ma non segui’ alcuna risposta. Contro il disco vennero allora sparati alcuni razzi. La risposta questa volta ci fu: un , tipo di laser, che rese inservibili tutte le postazioni contraeree. Dell’incidente esiste anche una versione piu’ drammatica, rivelata nei giorni scorsi dall’ex ufficiale sovietico Mark Steimberg ora residente negli Stati Uniti al settimanale di New York , secondo il quale il raggio partito dal misterioso disco di Hanoi fece anche 200 vittime. Ma il colonnello Zakharchuk, interpellato da ” La Stampa ” , ha dichiarato di non poter confermare la notizia. D’altra parte il bollettino del Ministero della Difesa non mostra l’intenzione di rivelare l’esistenza di extraterrestri, ne’ di forze sovrannaturali, ma soltanto quella di documentare come e quanto il problema U.f.o. abbia turbato la vita della contraerea. Il colonello Dokuchaev scrive infatti: . E’ lo stesso Dokuchaev che racconta in un articolo dubbi, equivoci, sospetti: molti oggetti volatili classificati come U.F.O. si sono poi rivelati palloni sonde. E anche l’aereo-spia americano U2, abbattuto il primo maggio 1960. Ma i fatti misteriosi ci sono, eccome. Ancora il colonnello Tomin racconta di un atterraggio miracoloso compiuto in una notte di nebbia da un cargo militare con un carico di 60 tonnellate in un aeroporto privo di luci perche’ le batterie erano in avaria. I piloti raccontarono di essere stati guidati sulla pista da un proiettore che li seguiva da dietro. Furono ricoverati nel centro di di Riazan e liberati solo dopo mesi di accertamenti psichiatrici. , scrive il sottocolonnello Dolghishev: . Ancora Marina Popovich racconta che nell’85 un aereo dell’Aeroflot venne seguito a lungo da un Ufo che cambiava colore, forma, velocita’ A un certo punto la cabina dei piloti fu colpita da un raggio luminosissimo. L’ aereo atterro’ regolarmente, ma un mese dopo i piloti si ammalarono. Io stessa ( Marina Popovic ) telefonai al Ministro della Sanita’ Checov per farli ricoverare nella clinica Rotkin, ma per comandante dell’ aereo fu inutile, gli si sbriciolavano le ossa, e i medici non riuscirono a salvarlo, invece il secondo pilota divento’ invalido. Pero’ l’unico rendez-vous annunciato con extraterrestri e’ fallito. Il bollettino rivela infatti, che venne preso molto sul serio un messaggio giunto attraverso due medium. Il 15 marzo 1991 all’ allora presidente russo Mikhail Gorbaciov, che parlava di un possibile atterraggio nei pressi del cosmodromo di Bajkonur il 28 Giugno 1991 all’ ra di Mosca 01.10, 320 Km. a Nord-Est di Tashkent. Ricorda il colonnello Ivan Nazarenko << Siamo andati senza armi, con elicotteri, cineprese e macchine fotografiche, ma non arrivo’ nessuno.-