Fisici Russi vogliono ricostruire La torre di Nikola Tesla per distribuire energia Gratuita
Due fisici russi, Leonid Plekhanov e Sergey Plekhanov hanno appena lanciato una campagna per ricostruire la Torre di Wandenclyffe di Nikola Tesla .
Lo scienziato serbo credeva che la torre potesse trasmettere energia senza fili ma questo non e’ mai stato definitivamente dimostrato nella sua vita poiche ‘ per varie traversie sia economiche che altro , il progetto venne abbandonato.
I due scienziati asseriscono che Tesla era nel giusto e che sono pronti a dimostrarlo dopo ampi studi sono convinti che il progetto possa fornire un sistema efficiente per distribuire energia pulita.
Tesla era un vero genio e questo e’ lampante anche ai suoi detrattori e a distanza di oltre 70 anni dalla sua morte la sua figura rimane oggetto di studi e discussioni tanto che i 2 scienziati hanno trascorso gli ultimi 5 anni a studiare le sue note e i suoi brevetti con la descrizione molto dettagliata della progettazione del suo sistema di ingrandimento del trasmettitore e dei principi fisici di funzionamento e certi che con materiali e tecnologie moderne , sia fattibile. Il principio di Tesla e’ la conducibilita’ intrinseca della Terra, trasmettere energia attraverso la Terra e la ionosfera con pochissime perdite, dato che sappiamo che la Terra e’ un corpo carico , in seguito a processi -almeno in parte- relativi all’interazione tra il fascio continuo di particelle cariche chiamate vento solare, che fuoriesce dal centro del nostro sistema solare e la magnetosfera della Terra.
Mentre la torre originale di Tesla a Long Island pesava 60 tonnellate, il prototipo del piano Plekhanov di costruire solo pesa due tonnellate in seguito a miglioramenti nei materiali.
La sua bobina di Tesla sarà lunga circa 20 metri. Il team spera di raccogliere 800 mila dollari per costruire il loro prototipo per iniziare il progetto che si conclude attorno al 25 luglio 2020.
Una timeline del progetto dal budget sono forniti, e nello spirito di magnanimità di Tesla, si impegnano a rendere i loro risultati liberamente disponibili on-line una volta che la torre verra’ messa in funzione.
di Monica Scaini