Un misterioso ominide vissuto 67.000 anni fa cambierà i libri di storia
Nella grotta di Callao, nelle Filippine, scoperta un’enorme cavità con sette camere dove sono stati rinvenuti 13 ossa e denti, in base alle analisi fatti dagli scienziati del posto, appartengono a un nuovo membro della nostra genere battezzato con il nome di Homo luzonensis vissuto almeno 67.000 anni fa, sull’isola di Luzon.
Questa scoperta costringe a rivedere i nostri vecchi libri di testo e la nostra storia – verso un altro tempo-, come l’elenco dei membri del genere Homo che abitavano la Terra in questo periodo passa da cinque noti (Neanderthal, Denisovans, hobbit di Flores, erectus e sapiens) , sei .
Probabilmente riaccenderà i dibattiti sull’epoca in cui gli antichi parenti degli esseri umani hanno lasciato l’Africa. E l’età dei resti – probabilmente risalenti a 50.000 anni fa – suggerisce che diverse specie umane sono coesistite in tutto il Sudest asiatico.
Le Analisi
Le prime tracce della nuova specie sono emerse più di un decennio fa, quando alcuni ricercatori hanno riferito la scoperta di un osso del piede risalente ad almeno 67.000 anni fa nella grotta di Callao, sull’isola di Luzon, nelle Filippine. I ricercatori non erano sicuri di quale specie fosse l’osso, ma hanno riferito che somigliava a quello di un piccolo Homo sapiens.
I molari appena scoperti sono estremamente piccoli rispetto a quelli di altri antichi antenati umani. Le cuspidi dei molari, come quelle di H. sapiens, non sono tanto pronunciate quanto nei precedenti ominini. La forma dello smalto interno dei molari è simile a quella di entrambi gli esemplari di H. sapiens e H. erectus trovati in Asia.
I premolari scoperti nella grotta di Callao sono piccoli ma ancora nell’intervallo di quelli di H. sapiens e H. floresiensis. Ma gli autori riferiscono che la dimensione complessiva dei denti, così come il rapporto tra dimensione dei molari e dei premolari, è diversa da quella degli altri membri del genere Homo.
Anche le ossa del piede di H. luzonensis hanno una forma peculiare. Somigliano più a quelle dell’Australopithecus, ominini primitivi, inclusa la famosa fossile Lucy, che si ritiene non abbiano mai lasciato l’Africa. Le curvature delle ossa dei piedi e di un osso di un dito di H. luzonensissuggeriscono che la specie potrebbe essere stata abile nell’arrampicarsi degli alberi.
I ricercatori sono cauti nello stimare l’altezza di H. luzonensis, perché i resti disponibili sono pochi. Ma considerati i suoi piccoli denti, e l’osso del piede descritto nel 2010, Détroit pensa che le sue dimensioni corporee fossero nell’intervallo di quelle di piccoli H. sapiens, come i membri di alcuni gruppi etnici indigeni che vivono a Luzon e altrove nelle Filippine ancora oggi, a volte noti collettivamente come Negritos delle Filippine. Gli uomini di questi gruppi che vivono a Luzon hanno un’altezza media di circa 151 centimetri e le donne di circa 142 centimetri.