La fonte della notizia è uno dei più autorevoli quotidiani del mondo. Parliamo del New York Times che in un articolo a firma di Denis Grady, fa sapere che il vaccino per l’ebola fu scoperto 10 anni fa in Canada, ma non conveniva alle case farmaceutiche
Ovviamente, non c’era alcun tipo di emergenza, e non c’era profitto nella vendita dello stesso per le casa farmaceutiche. Le vite umane non contano, non interessano alle gradi multinazionali, assetate di profitto.Leggiamo:
Un gruppo di scienziati canadesi e americani avrebbe scoperto un vaccino che era al 100% efficace per arginare il virus ebola nelle scimmie, ma da allora non se n’è saputo più nulla e nel frattempo quasi 5.000 persone sono morte in Africa occidentale nell’epidemia in corso.
I risultati della scoperta furono pubblicati per la prima volta dalla prestigiosa rivista Nature, e le autorità sanitarie li definirono “entusiasmanti”. I ricercatori sostenevano che i dopo gli opportuni test, il vaccino sarebbe potuto arrivare sul mercato entro il 2010 e il 2011. Perché dunque è finito tutto nel dimenticatoio?
Secondo quanto scrive il New York Times, lo sviluppo del vaccino (avvenuto nei laboratori di un’istituto di Winnipeg, in Canada) è stato bloccato per due motivi: in parte per il fatto che 10 anni fa Ebola non era ancora un’epidemia tale da conquistare le pagine di tutti i giornali, con al massimo qualche centinaia di infettati fino a quel momento. Ma il problema principale è stato economico: le grandi compagnie farmaceutiche si sono sempre rifiutate, infatti, di investire somme ingenti su medicine destinate solo a qualche Paese povero e a poche centinaia di pazienti.