Droni del futuro costruiti in vasche con la stampa chimica 3D
La stampa 3D potrebbe ridurre il tempo necessario per la fabbricazione di nuovi prodotti in ambito militare che richiedono generalmente mesi se non anni per essere sviluppati partendo dal concept al prodotto finale oltre ad investimenti significativi. Ma anche se la stampa 3D può accellerare la produzione delle parti di tecnologie complesse occorrono comunque manidipera specializzata e tantissime ore di lavoro per il successivo assemblaggio delle parti
Ma adesso, la società aerospaziale britannica , BAE Systems , sembra credere ad una nuova metologia basata su un bagno chimico, che sarebbe in grado di fare letteralmente ‘crescere’ il drone già-assemblato.BAE Systems si prepara per il prossimo Farnborough International Airshow, dove alcuni dei suoi scienziati e ingegneri sono stati invitati a esporre il futuro della progettazione e produzione di aerei militari. Essi immaginano le stampanti 3D del futuro molto più efficienti, e molto diverse da quello che abbiamo a nostra disposizione oggi.
Gli scienziati ritengono che BAE entro questo secolo sara in grado di fare crescere Unmanned Air Vehicle (UAV) utilizzando chimica avanzata e grandi bagni chimici. Il processo sarebbe in grado di creare droni funzionali completamente assemblati per operazioni militari specifiche in poche settimane.
“Il mondo di velivoli militari e civili è in continua evoluzione ed è interessante lavorare con gli scienziati e gli ingegneri di BAE Systems e considerare come alcune tecnologie britannicghe unici potrebbero affrontare le minacce militari del futuro”, ha spiegato il Professor Nick Colosimo di BAE Systems Global Engineering Fellow .
Le idee e concetti o questi aerei cresciuti in laboratorio sono stati sviluppati come parte del loro approccio collaborativo per la condivisione di tecnologie e idee scientifiche con altre società consolidate, nuove start-up tech e ricercatori del mondo accademico. Il processo richiederebbe una stampante 3D chimica all’avanguardia e computer chiamato un “Chemputer” che vorrebbe costruire, stampandolo in 3d, l’aereo personalizzato e alcuni dei suoi sistemi elettronici a livello molecolare