Dan Burisch e lo Stargate basato su una tecnologia extraterrestre
La vicenda del microbiologo Dan Burisch è stata una rivelazione che ha letteralmente scosso gli ambienti ufologici mondiali. Le sue straordinarie affermazioni sembrano confermare quello che gli studiosi hanno sempre sostenuto : l’esistenza di un gigantesco cover-up sulla realtà extraterrestre da parte del governo USA che va avanti, in maniera pressochè ininterrotta, da oltre cinquanta anni. E’ già avvenuto in passato che qualcuno facesse dichiarazioni sensazionali (vedi Rober Lazar) ma mai come in questo caso, vi era stata a supporto una tale impressionante mole di dati e riscontri.
In molti, sostengono che L’attendibilità e le credenziali di Burisch sembrerebbero al di là di ogni ragionevole dubbio.
Un ulteriore importante aspetto della sua storia è la conferma dell’esistenza del Majestic Twelve, l’ultrasegreto gruppo di studio governativo, composto da scienziati e alti ufficiali delle forze armate USA, che ha gestito il problema UFO/alieni fin dal 1947, anno in cui avvenne il più documentato incidente UFO della storia, ovvero quello di Roswell.
Il 22 aprile 2004, Dan Burisch ha chiesto udienza presso il Congresso degli Stati Uniti per rivelare le informazioni in suo possesso sull’Area 51 e sui progetti segreti ivi condotti dal governo degli Stati Uniti, relativi a virus sviluppati in laboratorio, interazioni alieni e trattati tra questi ultimi e gli USA. Trattati che, è bene ribadirlo, costituiscono una palese violazione della costituzione americana; ed è questo il motivo principale per cui Burisch ha chiesto l’immunità al Congresso in cambio delle sue rivelazioni.
In due ore di intervista sul Project Camelot, Dan Burisch parla della tecnologia degli Stargate, sia quelli naturali che artificiali, e come siano stati utilizzati da extraterrestri e da vari enti governativi per inviare e reperire informazioni sui viaggi nel tempo.
Lo Stargate ‘A’ è simile ad un ponte o ‘wormhole’ teorizzato da Einstein-Rosen, attraverso il quale lo spazio-tempo viene distorto da intensi campi gravitazionali provocato dal collasso di alcune stelle.
Il crollo e la compressione della stella avviene fino al punto di formare un punto di singolarità in cui il tempo rallenta rispetto agli osservatori esterni.
Si è ritenuto che non vi siano punti di singolarità al centro dei buchi neri, e ci potrebbero essere altri luoghi dove lo spazio-tempo verrebbe notevolmente distorto da un intenso campo gravitazionale.
In un punto di singolarità, il tempo si ferma in modo efficace fino ad espandersi all’infinito, come previsto dalla teoria della relatività generale. In questo modo sarebbe possibile per chiunque sopravvivere anche brevemente agli intensi campi gravitazionali che accompagnano il punto di singolarità, per poi emergere in qualsiasi data futura che si desidera. Alcuni fisici anche considerato che sarebbe teoricamente possibile formare un ponte di Einstein-Rosen, attraverso il quale viaggiare indietro nel tempo.Così, un punto di singolarità, almeno in teoria, fornisce un mezzo per spostarsi avanti o indietro nel tempo.
Tuttavia, i punti di singolarità sono punti altamente instabili e richiedono enormi quantità di energia per mantenere una porta aperta per il viaggio nel tempo. Kip Thorne del California Institute of Technology ha sostenuto che, mentre una forma esotica di materia potrebbe essere distribuita per mantenere aperto il punto di singolarità, un wormhole “accettabile” o Stargate sarebbe teoricamente possibile.
Di conseguenza, almeno in teoria, un punto di singolarità in posizione aperta, fornisce un modo per gli oggetti o forme di vita di muoversi attraverso il tempo.
Secondo il professor Paul Davies, sarebbe possibile creare una macchina del tempo, qualora si potesse trovare un punto di singolarità e la tecnologia esistente consentendo di tenerlo aperto per il viaggiatore del tempo.
Macchina del
Davies descrive anche un processo in cui si poteva controllare attraverso una avanzata civiltà lo stargate o wormhole naturale:
“I Wormholes potrebbero essersi formati naturalmente nel Big Bang, in modo che una civiltà avanzata, attraverso le attività spaziali potrebbe aspettarsi di trovarne alcuni nella galassia per poi gestirli successivamente”
Pertanto, i principi alla base della tecnologia di stargate come una forma di viaggio nel tempo, sono ben noti agli scienziati e fattibili, ma solo per le tecnologie avanzate che non sono ancora disponibili al pubblico.
La questione è se queste tecnologie tenute segrete al mondo sono classificate come dei correlati progetti extraterrestri. A questo punto la testimonianza di Burisch diventa significativa, dal momento che sostiene di essere stato coinvolto in tali progetti.
A seguito delle polemiche sulle precedenti dichiarazioni pubbliche fatte da Dan Burisch è importante esaminare la fondatezza delle sue affermazioni in materia di tecnologie di stargate, senza essere trascinati nella polemica rispetto alle posizioni contrastanti di autenticità e importanza.
In una recente intervista, Burisch ha dichiarato che la tecnologia stargate permette in sostanza agli utenti di inserirsi fisicamente o spostare il materiale attraverso il tempo e in flussi di tempo diversi.
Burisch afferma che gli stargate artificiali sono strumenti che vengono utlizzati come stargate “naturali” per operare. Egli ritiene che vi siano circa 50 stargate artificiali presenti sul pianeta con un numero imprecisato di stargate naturali.
Egli sostiene che le informazioni per lo sviluppo di stargate artificiali sono pervenute dai “sigilli cilindrici” estratti in Iraq,durante il primo intervento militare (1991) ed il secondo (2003) in occasione della Guerra del Golfo da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
I sigilli cilindrici contengono informazioni di origine extraterrestre fornite agli Antichi Sumeri che sono state fedelmente replicate tramite le informazioni contenute in testi cuneiformi.
Burisch avvalora la tesi secondo cui l’intervento militare degli Stati Uniti in Iraq, è stata motivata dal desiderio di scoprire e controllare la tecnologia stargate.
Un altro informatore e’ stato intervistato recentemente dal team di Project Camelot, che usa lo pseudonimo di Henry Deacon, afferma che le informazioni sullo stargate di Burisch sono corrette.
Burisch sostiene che un ramo della tecnologia stargate trova seguito nel Project Looking Glass (Looking Glass), una finestra su diverse linee temporali e che la tecnologia Looking Glass è stato ha avuto origine dalla reverse engineering degli stargates artificiali.