Cosa sono le misteriose sfere aliene lasciate agli addotti?
In seguito a incontri ravvicinati del Terzo e Quarto Tipo alcuni testimoni in tutto il mondo hanno asserito di aver ricevuto in dono o in custodia da creature ”lucertiformi” dei singolari oggetti sferici che avrebbero delle funzioni particolari e non del tutto chiare. Il caso più conosciuto e sicuramente più emblematico in tal senso è quello di Pier Fortunato Zanfretta, il Santo Graal dell’ Alienologia. Tracce di operazioni strategiche rettiliane sono state ampiamente documentate in Italia. Rimanendo nel territorio ligure, nella notte tra mercoledì e giovedì 7 dicembre 1978, la guardia giurata Pier Fortunato Zanfretta dell’Istituto di Vigilanza privata Val Bisagno, Genova, era in procinto di controllare la Villa‘’Casa Nostra’’, sulle alture del capoluogo ligure, quando fu scosso da una serie di luci che fluttuavano intorno all’abitazione.
Munito di torcia elettrica corse subito sul posto pensando si trattasse di ladri. Girando le spalle al muro percepì una spinta e cadendo perse la torcia. Cercando di rialzarsi la recuperò e puntandola nella direzione verso la quale percepì lo spintone vide a distanza di circa 3 metri una creatura mostruosa, descritta come ”se fosse grassa o tuta molle”, ricoperta di squame, di colore grigiastro. Al centro del petto la creatura aveva un simbolo di forma romboidale, molto luminoso. Sappiamo come detto che molti simboli rappresentano dei marchi di fabbrica della massoneria e del Nuovo Ordine Mondiale.
Alla vista della creatura, Zanfretta perse i sensi, e quando si risvegliò vide un oggetto triangolare sollevarsi e sparire nel cielo. Ricordò di essere stato prelevato e portato a bordo di un velivolo e adagiato su un lettino di metallo, dove gli fu prelevato un certo quantitativo di sangue e che attraverso un sistema di tubi e di macchinari all’avanguardia gli veniva nuovamente reinserito come ripulito.
Comincia così il caso più incredibile di incontro ravvicinato con creature rettiliane avvenuto in Italia. Il giorno dopo una verifica sul posto da parte dei carabinieri portò alla scoperta di segni evidenti come la presenza di una traccia a forma di ferro di cavallo di 2 metri per 3. Cosa ancora più allarmante la presenza della boscaglia completamente bruciata ed annichilita faceva da contorno a delle orme non umane lunghe oltre 50 centimetri. Il tutto cominciò a preoccupare le forze dell’ordine che diedero il via ad un’ inchiesta giudiziaria, conclusasi poi per mancanza di estremi di reato, essendo i colpevoli ignoti.
Alcuni giorni dopo Zanfretta dichiarò di aver avuto altri incontri con le misteriose creature ed i suoi racconti furono supportati da altre 52 testimonianze tra cui il sindaco di Torriglia, relative all’avvistamento di un gigantesco oggetto discoidale che faceva capolino tra le alture della città, eclissandosi tra le montagne.
L’uomo raccontò di una serie di rapimenti che lo videro protagonista durante i turni di guardia. La sua auto veniva sollevata e trasportata in enormi oggetti volanti per poi essere rilasciato in zone remote, inaccessibili per qualsiasi veicolo stradale. Il tetto della sua auto presentava una temperatura caldissima, bollente, nonostante il freddo glaciale delle alture genovesi. Durante le continue e ripetute ipnosi regressive effettuate dal Dott. Moretti, Zanfretta pronunciava frasi criptiche e confuse, riconducibili a una lingua sconosciuta, di non facile identificazione. Era come se una forza esterna avesse preso il pieno controllo mentale di Piero. Delle Piane, uno dei colleghi di Zanfretta, decise una notte, insieme a una squadra di sorveglianza notturna, di recarsi sulle alture alla ricerca del metronotte che era solito scomparire nel nulla. Giunti sul punto più alto, alzando lo sguardo al cielo videro spuntare da una nuvola due fari che puntarono subito sulle loro auto, spegnendosi all’ istante. Usciti allo scoperto prelevarono le armi, e uno di loro, Giovanni Cassiba, cominciò a sparare in direzione dei fari luminosi provenienti dalla nuvola. Così le strane luci si spensero e le loro auto ritornarono a funzionare.
La ‘’nuvola’’ si allontanò silenziosa. Alcuni giorni dopo, una delle guardie giurate si suicidò con un colpo di pistola alla tempia. Rimase molto scioccato da quell’esperienza. Nell’undicesimo incontro, Zanfretta afferma di aver ricevuto dai visitatori una sfera, contenente una piramide, che girando in tutti i sensi emana scariche elettriche, che ancora oggi custodisce in un luogo segreto, imprecisato, forse sotterraneo, vicino alle alture di Torriglia. Nessuno può avvicinarsi, tranne Piero. Dal racconto di Zanfretta, una sera una lepre che casualmente penetrò nel portale, fu fulminata da una scarica elettrica, trasformandosi in cenere.
La natura di questa scatola rimane ancora un mistero. Seguendo il racconto di Zanfretta in un punto imprecisato delle alture genovesi si aprirebbe un portale di accesso, entrerebbe in una luce che lo condurrebbe in un corridoio in fondo al quale, su una roccia, si azionerebbe il dispositivo. Sotto a questo macchinario Zanfretta dice di vedere dei simboli sormontati da una serie di tasti che si accendono periodicamente, uno alla volta. L’operazione va avanti ormai da molti anni e Piero, che diviene completamente robotizzato da una forza misteriosa durante l’apertura della scatola è convinto che siamo alle soglie di un ritorno dei padroni del singolare macchinario. Propri lì, su quelle alture, decine di persone fotografano continuamente luci anomali nel cielo, luminose, il tutto accompagnato da frequenti guasti delle apparecchiature elettriche. C’è chi parla di città e basi sotterranee al Nord Italia, in realtà sparse in tutto il mondo.
Nella descrizione di Zanfretta questi ”individui” dalla pelle squamosa ricordano molto i Chitauri dei miti africani e gli Annedotoi come li chiamava Berosso oppure i Dracoidi della base di Dulce, nella descrizione degli ex militari che hanno lavorato in quella struttura. Stando ad alcune fonti che arrivano dagli Stati Uniti esisterebbero altre due scatole simili a quella di Zanfretta custodite in luoghi Top Secret. La descrizione che Zanfretta fa dei suoi rapitori corrisponde agli esseri venerati da civiltà antiche e raffigurati sulle pareti di grandi caverne. Si parla dei Draco come evoluti tecnologicamente e il sistema futuristico che avrebbero consegnato a Piero ha la parvenza di un’ Arca dell’Alleanza biblica. Gli Dei della Bibbia erano rettili?è così infatti che vengono descritti nei testi gnostici ed apocrifi, (Codici di Nag Hammadi e nell’Haggadah), come rettili e draghi. Nei miti della Liguria si narra di creature anfibie simili a serpenti che periodicamente uscirebbero dal mare per rendersi visibili ad alcune persone. Ora hanno scelto Zanfretta. Anche nel noto caso occorso a Mortegliano ( Udine) l’11 febbraio 2012 il giovane testimone chiave Leonard D. disse di aver ricevuto una sfera metallica piccola come una biglia in seguito a un incontro ravvicinato con una creatura repellente alta circa 4 metri al centro della nuova rotondona di Mortegliano.
Ancora oggi il giovane custodirebbe l’oggetto sferico. Il caso è stato studiato dall’Ufologo Antonio Chiumiento. Oggetto simile è oggi custodito gelosamente anche dal sensitivo Uri Geller, amico fedele del compianto John Lennon il quale addotto da esseri alieni avrebbe ricevuto in custodia una piccola sferetta che avrebbe delle funzioni in grado di trasmettere delle ”supercapacità” al testimone di turno. Ma chi sono questi esseri? Perché cercano determinati individui ”prescelti” per donare loro queste stranezze? Quali sono le intenzioni reali di queste creature rettiloidi? Gli Dèi sumeri consideravano l’uomo come una comodità e niente altro, da governare e manipolare spietatamente e senza sentimenti. Evidentemente c’è un collegamento tra queste oscure attività poco chiare e una ”razza aliena rettile” che tenta disperatamente di occultarsi e operare nell’ombra per evitare di essere scoperta. L’evoluzione del ‘’Saurus rettile’’ ( così chiamato dallo scienziato Russel) in un essere intelligente e sociale ha portato alla costituzione di una società di rettili organizzata: i Sauroidi.
di Vincenzo Tufano per Universo7p.it