CNN lancia l’allarme: “Arriva una nuova eruzione vulcanica massiccia, il mondo non è preparato”
Secondo un recente articolo pubblicato dalla CNN, c’è una possibilità concreta che, presto , si verifichi un’eruzione vulcanica in grado di influenzare il clima globale. Stiamo parlando di un evento classificabile come grado 7 sulla scala VEI (Volcanic Explosivity Index), una delle esplosioni più devastanti che un vulcano possa generare. L’ultima eruzione di questa portata risale al 1815, quando il Monte Tambora, in Indonesia, alterò radicalmente il clima, causando quello che passò alla storia come “l’anno senza estate”.
La notizia, pubblicata il 24 dicembre dalla giornalista Laura Paddison, ha scosso i lettori, annunciando: “Sta per arrivare la prossima eruzione vulcanica massiccia. Il caos è inevitabile e il mondo non è pronto a fronteggiarlo”. Sebbene non ci siano segnali che questo evento sia imminente, l’argomento solleva questioni cruciali sulla preparazione globale di fronte a un disastro naturale di tale portata.
Cosa significa un’eruzione vulcanica massiccia
Un’eruzione come quella del Monte Tambora non rappresenta solo un disastro locale. Gli effetti di un’eruzione VEI 7 si manifestano su scala planetaria: enormi quantità di gas e particelle vengono rilasciate nell’atmosfera, modificando il clima globale. Nel 1815, le conseguenze furono catastrofiche: le temperature calarono drasticamente, i raccolti fallirono e intere popolazioni soffrirono fame e malattie.
Per comprendere la gravità, basti pensare che l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che distrusse Pompei ed Ercolano, fu un VEI 5, un evento di gran lunga meno intenso rispetto a un VEI 7. Gli scienziati definiscono queste esplosioni come “ultra-pliniane”, un termine che racchiude tutta la loro immensa forza distruttiva.
La probabilità di una nuova eruzione vulcanica
L’analisi della CNN si basa su un dato storico preoccupante: le eruzioni di elevata intensità non sono affatto rare nella storia del nostro pianeta, anche se non seguono un ritmo prevedibile. Markus Stoffel, docente dell’Università di Ginevra, stima che ci sia una probabilità su sei che una nuova eruzione VEI 7 si verifichi entro i prossimi 75 anni.
Il problema principale, però, non è tanto se accadrà, ma come il mondo reagirà. Nel 1815 la popolazione mondiale era decisamente inferiore e le attività umane avevano un impatto limitato sull’ambiente. Oggi, con oltre 8 miliardi di persone, infrastrutture interconnesse e un clima già fragile, un’eruzione di tale portata potrebbe generare conseguenze devastanti a livello sociale, economico e ambientale.
Il mondo è davvero impreparato
Michael Rampino, professore della New York University, ha sottolineato che la vulnerabilità del mondo contemporaneo rende gli effetti di un’eruzione VEI 7 ancora più pericolosi rispetto a quelli del Monte Tambora. Tuttavia, al momento non esiste alcun piano globale per affrontare una catastrofe di questa portata.
Nonostante l’allarme lanciato dalla CNN, gli esperti sottolineano che non si tratta di un evento imminente. Tuttavia, l’umanità dovrebbe iniziare a riflettere su strategie di prevenzione e mitigazione, consapevole che, prima o poi, arriva una nuova eruzione vulcanica.
Di Universo7p