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Ci stanno preparando per un evento importante per l’umanità

Tutto inizia con L’ex ingegnere e pilota della Nasa Edgar Mitchell , il sesto astronauta ad aver calpestato il suolo lunare (missione Apollo 14), sulla questione dell’esistenza o meno degli alieni ha dichiarato:

“La popolazione è pronta, il silenzio deve terminare. Sugli extraterrestri è giunto il momento della verità e i tempi sono ormai maturi per farla finalmente conoscere”. Non ha senso, spiega l’anziano astronauta, nasconderla: “Credo che inizialmente la giustificazione fosse che la popolazione non fosse pronta a una notizia del genere. Ma siamo da molto oltre quel punto”. Afferma di essere stato contattato da persone molto vicine agli osservatori degli avvenimenti realmente accaduti a Roswell e addirittura a chi fornì le piccole bare dove deporre i corpi dei piccoli alieni recuperati dopo lo schianto della loro navicella spaziale.

A proposito di questo intrigante argomento, lo studioso di religioni e famoso ricercatore biblico Mauro Biglino

mostra carteggi in cui annuncia le imminenti rivelazioni che vedono protagonista la Chiesa: “Questo nuovo Papa Francesco così buono, innovativo e determinato sta addolcendo la pillola in vista di rivelazioni sconvolgenti. Vere bombe che riguarderebbero proprio la nostra genesi”. Lo studioso teorizza ipotesi comunque sostenibili e verosimili, che luminari ebraici e cristiani cercano di far trapelare con infinita cautela, che il mondo sia giunto ad una svolta. cosi facendo entrano in gioco anche alcune dichiarazioni rilasciate dalla chiesa.

Nella stessa direzione sembrano orientarsi le dichiarazioni, rilasciate nel 2001 da padre Giuseppe Tanzella-Nitti (teologo e astronomo, docente di teologia alla Pontificia Università della Santa Croce a Roma), in un’intervista concessa alla rivista “Focus Extra” (Numero 7 autunno 2001).
Alla domanda sulle possibili conseguenze sul cristianesimo legate alla possibile scoperta di altre forme di vita intelligente il teologo rispose che:

«La fede dell’uomo nell’essere una creatura di Dio, nell’essere stato redento da Cristo e nell’essere destinato a una vita di eterna comunione con Dio, non verrebbe contraddetta da. un contatto con civiltà extraterrestri. D’altronde, la tradizione ebraica e cristiana sull’esistenza degli angeli ci mostra che il senso della creazione non si gioca tutto sul rapporto fra l’uomo e Dio, ma resta aperto su altre creature, le quali hanno una storia di salvezza distinta da quella del genere umano.»

Il 21 Luglio di quell’anno, in Inghilterra venne pubblicato dal quotidiano “Evening News” un articolo intitolato: “Be prepared to met thine aliens!” (Sii preparato ad incontrare I tuoi alieni!)
L’articolo, inizialmente segnalato all’interno della comunità ufologica dallo studioso britannico Timothy Good, riportava testualmente che:

«I teologi Vaticani hanno preso coscienza che vi potrebbe essere vita su altri pianeti. Ora stanno progettando la preparazione di missionari in grado di lavorare nello spazio e di incontrare alieni. La strana e storica decisione è stata presa dopo che i teologi del Vaticano hanno ritenuto che futuri sviluppi potrebbero far diventare di primaria importanza la preparazione di missionari spaziali. Scienziati gesuiti dell’Osservatorio Vaticano di Frascati (N.d.R. In realtà è sito a Castel Gandolfo), vicino Roma, hanno riferito di aver visto in cielo luci in movimento ed altri fenomeni non identificati. All’inizio di settembre, l’Università Vaticana avrà una speciale sezione UFO. Il teologo Vaticano, padre Pierre Thorel (N.d.R. È probabile che si riferisca al teologo Giampaolo Thorel studioso di fenomenologia mistica) ha spiegato che i corsi speciali riguardanti i futuri missionari nello spazio ed i primi contatti con razze aliene saranno tenuti dal Professor Resch, austriaco, che già precedentemente aveva la cattedra all’Accademia Alfonsiana dell’Università. Padre Thorel ha commentato: “Sono sorpreso che vi possa essere entusiasmo per i missionari nello spazio e per la Cristianizzazione di razze aliene. La loro esistenza è a malapena certa. Comunque, la principale preoccupazione della Chiesa è tenersi al passo con i tempi e questo significa che non possiamo ignorare l’esplorazione spaziale, né la possibilità di incontrare altre creature viventi.»

Nell’ottobre del 1992 il “Corriere della Sera” pubblicò un articolo, a firma del giornalista Roberto Zuccolini, intitolato “Il battesimo anche agli UFO” in cui venne annunciato, dall’allora direttore della Specola Vaticana padre George Coyne, un progetto di collaborazione con la NASA teso alla ricerca di altre forme di vita intelligenti nello spazio.
Tale programma, stando a quanto riferisce il giornalista, vedrebbe impegnato il Vaticano stesso con un suo progetto autonomo e con suoi interessi specifici.
Proprio in merito alla questione extraterrestri il gesuita afferma:

«Battezzare gli extraterrestri? Perché no? Se un giorno avremo la fortuna di conoscerli, saremo obbligati a porci il problema… Occorre una volta per tutte mettere da parte le vecchie esitazioni, i continui rinvii. D’altra parte, non sarebbe egocentrismo, in questo caso cosmico, pensare che noi uomini siamo gli unici esseri intelligenti dell’universo?

le dichiarazioni di un grande: Zecharia Sitchin

Zecharia Sitchin noi umani di oggi siamo figli degli “alieni”.
Tutto ciò potrebbe avere un filo logico. 

– All’ alba della civiltà umana una forza extraterrestre scese sul nostro pianeta.
Quando, nei testi antichi, si parla di strane creature discese dal cielo dovremmo capire immediatamente che si tratta di una visita da parte di una civiltà extraterreste, dovremmo considerarli per ciò che sono e non miti.
Seimila anni fa, i Sumeri della Mesopotamia, la più antica tra le civiltà umane conosciute, incidevano su tavolette di argilla la storia della discesa in Terra degli Annunnaki, provenienti da Nibiru.
Vennero qui per cercare il necessario per salvare il loro pianeta in via di distruzione.
Non riuscendo a cercare da soli, decisero di far evolvere la civiltà umana che avevano trovato sulla Terra, con i loro geni, per farli lavorare per loro.

Loro ci hanno dato una spinta attraverso la tecnologia.
Come si spiega il passaggio dalla vita nelle caverne all’ improvvisa edificazione delle piramidi?
Certamente non solo le uniche ad avere un’ origine inspiegabile. Inspiegabile solo se vogliamo che lo sia.
Le prove sono lì, nelle opere antiche.

Venivano venerati come delle divinità.

Gli dei ripartirono, lasciando crescere gli uomini, che volevano solo il loro ritorno. –

bisogna riscrivere la storia.

Ci stanno preparando per un evento importante per l’umanità. manca poco

Redazione Universo7p

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