Registrato un Misterioso Fast Radio Burst che si ripete ogni 157 giorni
Scoperto un nuovo e misterioso Fast Radio Burst (conosciuti anche con il nome di – lampo radio veloce -) con un ciclo che si ripete ogni 157. La scoperta è stata possibile grazie al gruppo di ricerca condotto dagli astronomi dell’Università di Manchester che ha effettuato un monitoraggio a lungo termine di un’esplosione radio a ripetizione chiamata FRB 121102 tramite il telescopio Lovell Telescope da 76 m che ha rilevato una durata di 157 giorni con un ciclo di funzionamento del 56%.
Fast Radio Burst– lampo radio veloce
Un lampo radio veloce è un fenomeno astrofisico di alta energia che si manifesta come un impulso radio transitorio, con durata di pochi millisecondi. Si tratta di lampi molto luminosi nella banda radio, non risolti, a banda larga, provenienti da regioni del cielo esterne alla Via Lattea
Lo studio di Frb 121102
Lo studio che ha permesso di approfondire Frb 121102 è stata condotta da un team dello Jodrell Bank Observatory grazie al Lovell Telescope. Per quattro anni gli scienziati hanno osservato l’Frb 121102, registrando 32 segnali. Unendo i nuovi dati a quelli accumulati da studi precedenti, i ricercatori ritengono che i lampi radio veloci provenienti da questa fonte, che rimane sconosciuta, si ripetano nel tempo secondo uno schema di 157 giorni. Sembra infatti che l’attività si concentri nei primi 90 giorni circa per poi fare una pausa di 67 giorni e ricominciare il ciclo.
FRB 121102 è un lampo radio veloce rilevato dal radiotelescopio di Arecibo il 2 novembre 2012. È l’unico lampo radio del quale sono state osservate delle ripetizioni e del quale è stata identificata una possibile sorgente.
In passato non vi era alcun schema sottostante nel fenomeno della ripetizione; ciò significa che adesso gli astronomi sono in grado di prevedere quando FRB 121102 sarà nello stato on o nello stato off.
Questo da uno spunto davvero interessante per capire le origini degli FRB.
Al momento, gli astronomi credono che tale schema di ripetizione a questi lampi siano collegati a:
- il moto orbitale di una stella gigante;
- una stella di neutroni;
- un buco nero.
Kaustubh Rajwade, dell’Università di Manchester e coordinatore della nuova ricerca, afferma che il risultato raggiunto è molto importante perché, relativamente al fenomeno FRB, è solo il secondo sistema in cui si crede di osservare tale modulazione. Inoltre, rilevare una periodicità dai confini ben definiti, ci da una traccia sulla sua origine e questo potrebbe portarci a nuove informazioni. Ad esempio, potremmo escludere che FRB 121102 provenga da una stella di neutroni.
Una stella di neutroni è il nucleo collassato di una stella gigante, il risultato dell’esplosione di una supernova. In un primo momento si pensava che la causa del lampo FRB 121102 da una stella di neutroni dall’asse instabile; ma tale ipotesi è stata ora smentita dai nuovi dati.
La scala del tempo del periodo di ripetizione di FRB 121102 ha rappresentato una vera sorpresa per i ricercatori; è circa 10 volte più lungo del tempo di ripetizione (di 16 giorni) dell’altro lampo “che si ripete” sotto osservazione – FRB 180916.J10158+56
Fino a oggi, infatti, quello che mancava era la prova definitiva del fatto che gli FRB provenissero dall’esterno della nostra galassia, la Via Lattea. In realtà già uno studio del febbraio scorso, pubblicato anch’esso su Nature e con tre ricercatori INAF fra i coautori, aveva circoscritto la zona d’origine d’un altro FRB a una remota galassia ellittica. Ciò che rende fondamentale la nuova scoperta è che ha permesso agli astronomi di misurare l’esatta distanza della sorgente extragalattica, rendendo così possibile calcolare quanta energia è stata prodotta.
Tuttavia, nonostante l’enorme crescita dei FRB, non sappiamo ancora quale sia la vera fonte che determina di queste interessanti e misteriose esplosioni.