Rapimenti Alieni : le storie delle vittime
Esisto molte testimonianze sui rapimenti Alieni, in questo articolo vi elenchiamo i più significativi sul mistero dei rapimenti alieni. Uno degli sviluppi più recenti e più significativi del mistero degli UFO è senza dubbio il fatto che molte migliaia di persone affermano in tutto il mondo di essere state rapite dagli alieni. Dobbiamo anche dire che moltissime persone credono che tali rapimenti siano un fatto reale.
Siamo in una piccola cittadina del New England, i membri di un gruppo di sostegno, che vanta una partecipazione sempre maggiore, ormai oltre le 1.500 persone, si riuniscono per una conferenza segreta. “Voglio farvi sapere che non siete soli”, esclama con aria sicura il leader del gruppo. Ad assistere alla conferenza anche le sorelle gemelle Audrey e Debbie, che hanno chiesto che il loro cognome, insieme alla città natale non venissero resi noti. Loro come tutti gli altri hanno compiuto un lungo cammino per condividere le loro esperienze. “E ‘stata una battaglia lunga e noiosa,” ha detto Audrey “Ha avuto in impatto enorme sulla mia vita. Sono ancora in terapia.” continua con aria malinconica. Vi starete chiedendo quale disagio possa mai essere così devastante per riunire un numero così grosso di persone. Una verità sconcertante.
Ebbene il gruppo riunitosi per questo incontro, non è alle prese con l’alcol, le droghe, il sesso patologico o il gioco d’azzardo. Sono parte di Starborn, un’esperienza di gruppo per dare sostegno, sensibilizzazione, aiuto e supporto a quelli che dicono di aver subito un’abduction, in parole povere di essere stati rapiti dagli alieni.Molti di noi si sono chiesti almeno una volta nella vita, “siamo soli nell’universo?” oppure altre forme di vita intelligenti ci scrutano dal cosmo? Per le persone che partecipano a queste riunioni la domanda ha già una risposta: non solo esistono ma hanno cambiato per sempre le loro vite.
Secondo le statistiche più autorevoli quasi la metà di tutti gli americani credono all’esistenza degli alieni, mentre altri 40 milioni di americani dicono di aver visto o conosciuto qualcuno che ha visto un oggetto volante non identificato, oppure è stato testimone di incontri ravvicinati di terzo tipo. In Europa le statistiche sono leggermente inferiori, ma i numeri restano notevoli. In Italia oltre il 48% della popolazione è convinta che non siamo soli nell’universo, e il 27% ha visto nel corso della sua vita oggetti che non esiterebbe a definire “fuori dal comune”. I numeri del CISU parlano di un Boom di avvistamenti e segnalazioni nel biennio 2007-2008.
La storia delle Gemelle
Un altro interessante caso sui rapimenti alieni e quello delle gemelle Audrey e Debbie, non solo sono sicure che gli alieni esistono, ma hanno potuto vedere con i loro occhi cosa succede quando si sono messi in contatto con loro. I loro rapimenti sono cominciati quando erano ancora in tenera età.
“Avrò avuto probabilmente 5 anni o giù di lì … e una luce blu è comparsa nella stanza… la porta si è aperta, è comparsa un sorta di nebbia blu, molto brillante per tutta la casa” Audrey ha continuato.. “Due figure sono entrate nella stanza dall’alto, avevano mantelli neri, la testa calva e gli occhi grandi.”
Audrey e sua sorella chiamano i loro visitatori “The Bald Men”, ma sono meglio conosciuti come “i Grigi,” una razza di extraterrestri, caratterizzata dal colore grigiastro della loro pelle, il manto glabro e la bassa statura.
Il primo incontro delle gemelle con gli alieni, dicono, “è avvenuto durante l’infanzia ed è continuato fino all’età adulta”. Loro credono che il rapimento gemellare sia stato fatto per raffrontare le diverse reazioni di un gruppo con un dna molto simile e un patrimonio genetico praticamente identico. “Siamo state portati nel loro mondo. Così ci siamo rese conto che non sono di questa Terra.
Sono molto bravi a manipolare la mente, a fare una cancellazione perfetta dei ricordi. Sono furbi e lasciano i rapiti solo con frammenti delle esperienze di cui sono vittime“. Quando gli chiesero perché gli alieni avrebbero continuato a rapirle insieme, le due gemelle si davano alcuna spiegazione. “Questa domanda me la sono fatta un sacco di volte senza ottenere risposta. Un sacco di volte mi sono svegliata in lacrime dicendo: ‘Perché a me? Perché a me? Perché non è possibile che ciò accada a qualcun’altro?“. Nelle loro voci si sente la convinzione della verità e non importa ciò che pensa la gente, ormai sono abituate. “Mi ricordo una volta di essere stata trasportata su una navicella spaziale e di li a poco il pavimento e le pareti scomparvero come d’incanto. E io ero immobile a guardare la Terra”, ha detto Debbie. Naturalmente sono consapevoli che i loro racconti si prestano ad un’ironia continua e pungente.. “Hanno detto che inventavamo le nostre storie prendendo spunto dai film di fantascienza e dai blockbuster” asserisce Audrey.
La storia di Terrell Copeland
Terrell Copeland, un ex Marine, ha percorso oltre 600 miglia dalla lontana Virginia. La sua immersione nel paranormale, è iniziata due anni fa con un avvistamento UFO, catturato e registrato con il telefono cellulare dal suo appartamento nel centro di Suffolk, Virginia.
“Era una sfera di luce“, ha riferito. “Solo una grossa palla di luce. Non è stato pauroso. Una era come un pallone solido bianco. Poi si sono sdoppiate e si sono alzate fino a 300 metri di altezza, quindi sono scomparse rapidamente nel cielo modificando i colori“. “Questo è …incredibile” ha pensato il militare, così ha pensato di caricare il suo video su YouTube. E da li comincia il suo calvario.
Dopo qualche giorno uno strano visitatore bussa al suo portone. “Mi sono svegliato dal pisolino a causa del suono di qualcuno che cercava di entrare nel mio appartamento”, ha detto. Domandai “Chi è?” Non ci fu risposta. “Ero terrorizzato, si poteva vedere la maniglia della porta in movimento e si sentiva come grattare nel portone di casa.. Avevo un arma da fuoco sul mio tavolo. Il mio pensiero fu quello di alzarmi e di prenderla per essere pronto a difendermi. Solo allora mi resi conto di non potermi muovere.” Quindi continua a raccontare: “Ero in uno stato di paralisi completa.
L’unica cosa che potevo muovere erano i miei occhi. Poi ho sentito una voce attraverso la porta bisbigliare ‘Non hai bisogno di quell’arma. Noi non ti faremo del male“. Poco dopo, Copeland perse i sensi e non ricorda più nulla di quello che accadde in quegli istanti successivi. Ciò che egli chiama “tempo mancante” o “Missing time” è tipico di molti casi di rapimento, una sorta di limbo in cui il cervello non riesce più a ricordare nulla, una rimozione chirurgica di emozioni ed esperienze provocata dalle creature per agire indisturbate. Il suo viaggio alieno è durato due notti, ma al risveglio aveva perso solo quattro ore – come fosse stato tutto un sogno.
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Rapimenti Alieni: numeri in crescita
Centinaia di persone sono accorse all’ultima convention nazionale del Mutual Ufo Network, o MUFON, a Denver, apertasi a Settembre per condividere le loro esperienze con altri rapiti. Stace Tussel, una madre single, laureata con il massimo dei voti al college, era restia parlare dei suoi incontri ravvicinati con gli extraterrestri. “Non sono spaventata nel senso comune del temine. Sono un po ‘nervosa per come la gente può reagire. Credo di aver vissuto vissuto a lungo a contatto con una intelligenza non-umana”. “Sono stata testimone di numerosi avvistamenti, molte cicatrici appaiono tutt’ora sul mio corpo senza spiegazioni – come quello sul mio dito”, ha detto Tussel. “Una volta mi sono svegliata con tre linee rosse diagonali. Altre volte con delle impronte di mani bruciate che nessuno avrebbe potuto fare, meno che mai le avrei potute fare io.” Quando gli è stato chiesto se i suoi ricordi siano soltanto sogni un pò più reali degli altri, Tussel risponde: “Io non so se un sogno possa causare un effetto di tipo fisico come le stigmate, o peggio cicatrici nel corpo”. Tussel, ha deciso di aiutare le persone che hanno vissuto esperienze simili alle sue.
Ha aperto un sito e un forum dove cerca di dare supporto a persone che non vengono credute, e dedica ormai tutto il suo tempo libero agli Ufo e al fenomeno dei rapimenti. Anche se lei non condivide l’espressione del rapimento alieno, preferisce la parola esperienza, che l’ha cambiata, “arricchita spiritualmente” e non vuole fare la vittima. “Io non credo di essere stata presa contro la mia volontà”, ha più volte ribadito. “Credo che in tutta la mia vita, sono stata disposta a condividere delle informazioni, per lavoro, l’unica differenza è che adesso queste esperienze sono di carattere paranormale, e chi le manda sono esseri che non abitano questa terra” asserisce convinta. “Non voglio andare troppo nel dettaglio su quello che ho visto alcune cose ancora mi creano turbamento e la ferità e troppo forte”, ha continuato. Mentre Tussel e gli altri sono del tutto convinti delle loro esperienze, gli psicologi frenano, parlano di immagini generate da una cattiva interpretazione dei sogni e di una realtà creata dai media. Ricordi elaborati dal nostro cervello, che possono diventare facilmente radicate nel nostro subconscio e quindi vividamente rievocate nei nostri sogni.
“I sogni diventano talmente reali da non poterli distinguere dalla realtà: “le dinamiche sono ricorrenti e sono frutto di una cattiva gestione del proprio subconscio” afferma Susan Clancy ricercatrice di psicologia dell’Università di Harvard, e esperta di disturbi della personalità. Clancy e Richard McNally, che conducono la ricerca psicologica basata sull’elaborazione di falsi ricordi, credono che un disturbo comune chiamato “paralisi da sonno” può spiegare perché tante persone proclamatesi “rapiti” sono assolutamente convinti che ciò hanno vissuto è reale. La paralisi da loro la consapevolezza che oltre alla mente anche il loro corpo è coinvolto in maniera totale nell’esperienza che stanno vivendo, andando a cementare i loro ricordi fino a farli diventare incubi.
Gli esperti dicono che le paralisi del sonno, sono abbastanza comuni ma difficili da diagnosticare, sia per la vergogna del paziente a parlarne sia per la sfera intima che presuppone confidarsi su questa difficile condizione. Molti medici inoltre non conoscono il problema e liquidano la patologia come semplici incubi ricorrenti. Nelle paralisi del sonno, il paziente tenta di muoversi nel momento dell’addormentamento o immediatamente dopo il risveglio ma, per un momento, trova impossibile farlo.
Questi episodi occasionali possono essere molto drammatici. Gli episodi somigliano all’inibizione motoria che accompagna il sonno REM e sono comuni nel bambino e in adulti normali. Questo stato di paralisi è dovuto dalla persistenza dello stato di atonia che i muscoli presentano durante il sonno ed è causato da una discordanza tra la mente e il corpo: il cervello è attivo e cosciente, e il soggetto riesce spesso a vedere e sentire chiaramente ciò che lo circonda, nonostante ciò il corpo continua a rimanere in stato di riposo.
Ciò solitamente incute nell’individuo affetto terrore e angoscia. Le cause più comuni sono: mancanza di riposo, stress ritmi di sonno irregolari. Spesso la “vittima” di tale paralisi tende a gridare, talvolta chiedendo aiuto, ma quando cercherà di farlo non griderà, bensì emanerà solo un lieve sussurro ed avrà la sensazione sgradevole, di sentire la propria voce soffocata da qualcosa di anomalo.
Tuttavia alcuni conti non tornano, lo sanno bene gli stessi ricercatori che su alcuni soggetti con impianti alieni sottocutanei non riconducibili ad interventi chirurgici devono alzare bandiera bianca, rinunciando a dare risposte solo di tipo psicosomatico. In America tra mille problemi tuttavia la realtà della abduction si sta ritagliando una fetta di popolarità e il fenomeno oggi non è più relegato ad una semplice allucinazione di massa.
Un primo passo verso la verità, che si voglia credere o meno a queste persone, loro hanno diritto a sapere cosa sta succedendo nelle loro vita tumultuose.