Gli Anunnaki di Nibiru scesero sulla Terra con uno scopo ben preciso.
Chi sono gli anunnaki?
Gli Anunnaki sono una delle figure più affascinanti e misteriose della mitologia sumera. Nel vasto tessuto della mitologia mesopotamica, emergono le figure degli Anunnaki, Antichi dei mesopotamici legate alle antiche civiltà di Sumer, Akkad, Assiria e Babilonia. Il nome “Anunnaki” si radica nel dio del firmamento sumero, An, e si traduce in “discendenza nobile” o “progenie di An”. Le cronache più arcaiche li dipingono come progenie di An e Ki, la dea terrena, incaricati di tessere i destini degli uomini.
Chi sono gli anunnaki nella bibbia?
Gli Anunnaki menzionati nella Bibbia sono una figura enigmatica. Secondo l’analisi del mitologo David Adams Leeming, il loro nome, derivato dalla parola sumera per “Cielo” (An), indica una connessione con divinità antiche. Si suggerisce che siano associati alla fertilità e al regno sotterraneo, assumendo il ruolo di giudici in questo mondo oscuro.
In un contesto moderno, l’ufologia e la teoria degli antichi astronauti reinterpretano gli Anunnaki non più come divinità, ma come antichi visitatori extraterrestri che avrebbero influenzato l’alba della civiltà umana. Tale narrazione è stata diffusa da figure come Zecharia Sitchin, che postula l’origine degli Anunnaki, dopo aver tradotto i Testi sumeri presenti sulle Tavole sumere, dal misterioso pianeta Nibiru.
Sitchin sostiene che questi visitatori siderali avrebbero intrecciato il loro patrimonio genetico con quello degli umani primordiali per dar vita all’Homo sapiens, destinati a servire nelle loro miniere aurifere. Nonostante l’intrigante narrazione, tali teorie non trovano fondamento nella comunità scientifica e sono etichettate come pseudoscienza.
Basandosi sulle teorie di Zecharia Sitchin, si narra che gli Anunnaki fossero visitatori di un altro mondo, originari di un pianeta distante situato oltre l’orbita di Nettuno, noto come Nibiru. Questi esseri sarebbero stati i pionieri della civiltà sumerica, lasciando un’impronta indelebile sull’evoluzione della specie umana.
Le Visioni di Sitchin: Sumeri e Anunnaki
Sitchin ha esaminato gli antichi testi sumeri, interpretandoli come testimonianze di contatti con questi esseri interstellari. Egli credeva che gli Anunnaki avessero trasformato la Terra in un avamposto per l’estrazione di risorse preziose, in particolare l’oro, vitale per la sopravvivenza del loro mondo d’origine.
Il Misterioso Pianeta Nibiru e la Sua Orbita
Secondo Sitchin, Nibiru avrebbe orbitato attorno al Sole seguendo un percorso ellittico molto esteso, con un ciclo orbitale stimato in circa 3.600 anni. Questo enigmatico pianeta, dimora degli Anunnaki, avrebbe esercitato un’influenza significativa sugli eventi terrestri, provocando catastrofi naturali durante i suoi passaggi ravvicinati al nostro pianeta a causa delle sue potenti forze gravitazionali.
Nell’epoca remota di 450.000 anni fa, il pianeta Nibiru, situato ai confini del nostro sistema solare, affrontava una crisi: la sua atmosfera si stava lentamente erodendo. Alalu, deposto dal trono da Anu, fuggì verso la Terra su una navicella spaziale. Qui scoprì che l’oro terrestre poteva essere la chiave per salvare l’atmosfera di Nibiru.
La Missione degli Anunnaki per l’Oro Terrestre
Sotto la guida di Enki, figlio di Anu, gli Anunnaki, noti anche come Nefilim, discesero sulla Terra. Fondarono Eridu, la prima stazione terrestre, con l’intento di estrarre oro dalle acque del Golfo Persico.
Con l’arrivo di ulteriori Anunnaki, tra cui Ninharsag, sorellastra di Enki e medico capo, la missione si espanse. Tuttavia, la produzione d’oro non era sufficiente. Anu, accompagnato da Enlil, suo erede, decise di avviare operazioni minerarie nell’Africa meridionale. Enlil ottenne il comando della missione terrestre, mentre Enki fu inviato in Africa.
Gli abitanti di Nibiru erano divisi in due gruppi: i Nephilim, alti e biondi, e gli Anunnaki, dai capelli scuri, relegati ai lavori più duri, come l’estrazione mineraria.
La Creazione di una Nuova Razza di Lavoratori
Stanchi del loro gravoso lavoro, gli Anunnaki ricorsero alle loro avanzate conoscenze scientifiche per trovare una soluzione. Circa 300.000 anni fa, intrapresero un esperimento genetico per creare una nuova razza di lavoratori.
Manipolarono geneticamente una specie di ominidi locali, inserendo il proprio DNA. Questo progetto fu portato avanti da Enki e sua moglie Ninhursag, la “Dea Madre”. Dopo vari tentativi, riuscirono a creare l’Homo Sapiens. Secondo le scritture bibliche, questa nuova creatura, chiamata “L’Adam”, era inizialmente ermafrodita e poi divisa in maschio e femmina, con un aspetto perfettamente umano.
Questi nuovi esseri furono impiegati nelle miniere africane e successivamente a Sumer. Nonostante fossero ibridi, non erano in grado di riprodursi. Con il tempo, però, come narra la Bibbia, i figli degli dei si unirono alle figlie degli uomini.
Il Cataclisma e la Sopravvivenza Umana
Enlil, disapprovando queste unioni, pianificò di utilizzare un’imminente catastrofe naturale per eliminare l’umanità. Gli Anunnaki erano a conoscenza di un disastro terrestre imminente, causato dalla forte forza gravitazionale di Nibiru.
Partirono senza avvisare gli umani, ma Enki, amico dell’umanità, decise di salvare una famiglia prescelta, informando un uomo, noto nella Bibbia come Noè, del pericolo imminente.
Enki fornì le istruzioni per costruire un’arca che preservasse le specie terrestri dall’imminente disastro. Quando le navicelle degli Anunnaki atterrarono sul monte Ararat, Enlil fu sorpreso nel scoprire che alcuni umani erano sopravvissuti al cataclisma.
In seguito all’intervento di Enki, gli dei decisero di concedere all’umanità un ruolo più attivo sulla Terra.
Dopo il grande diluvio che aveva distrutto le antiche città, fu stabilito che gli umani avrebbero potuto rifondare la loro civiltà in tre aree principali: la fertile Valle del Nilo, le pianure della bassa Mesopotamia e la rigogliosa Valle dell’Indo.
Una quarta regione, considerata sacra e inaccessibile senza il permesso divino, rimase sotto il controllo degli dei. Questo luogo, noto come Tilmun, era il nuovo centro spaziale, eretto dopo che il precedente era stato annientato dal diluvio. Le leggende raccontano di eroi che cercarono di raggiungere Tilmun nella speranza di trovare l’elusivo “albero della vita”.
Si teorizza che dall’unione tra gli Anunnaki e le donne umane siano nati non solo i Giganti, ma anche altri ibridi più simili agli umani. Questi esseri avevano una vita più breve, che si adattava gradualmente alla durata della vita umana, permettendo così la loro integrazione nelle prime comunità. Questi ibridi, dotati di un patrimonio genetico superiore, avrebbero guidato lo sviluppo di società agricole avanzate e, in seguito, di comunità organizzate, dove uno di loro, protetto e guidato dagli Anunnaki, avrebbe assunto il ruolo di leader.
Alieni Sumeri
I Sumeri hanno lasciato testimonianze dell’arrivo di questi esseri, ma non vi sono prove del loro ritorno al pianeta d’origine. Questo suggerisce che potrebbero ancora essere tra noi, invisibili ai nostri occhi, ma influenzando la nostra civiltà secondo i loro scopi. Ovunque si trovino strutture megalitiche, è probabile che vi sia stata l’influenza degli Anunnaki e dei loro discendenti ibridi.
Se si accettano queste ipotesi, non si può escludere la loro presenza anche oggi, invisibili a causa della distanza temporale che ci separa e che definisce due diverse forme di vita. Secondo quanto affermato da Nikola Tesla, creature di un altro pianeta vivono tra noi da millenni, manipolando eventi e persone per guidare l’evoluzione dell’umanità secondo un piano ben definito. Questi sarebbero i creatori della prima razza umana sulla Terra. Tesla si convinse di questa realtà nel 1899, quando, durante il suo soggiorno a Colorado Springs, intercettò segnali che credeva fossero comunicazioni extraterrestri, indicando una sorveglianza segreta e un lento condizionamento dell’umanità verso un’eventuale sottomissione.
di Universo7p
Vi lasciamo ad un video sugli anunnaki
A cura della Redazione universo7p
Per quanto possa essere tutto vero e siam Corrado Malanga che Mauro Biglino,ci abbiano rivelato il tutto in modo chiaro ed inequivocabile…resta il fatto che la gente, la massa in generale, è troppo presa dalle difficoltà economiche,il lavoro e subito dopo TV con programmi mirati e dosi formativi,calcio,film ecc, al punto che non ci crede,non si preoccupa e in buona parte non vogliono sapere per paura.
L’unica cosa che non ho ancora compreso è come mai una specie evoluta ha bisogno di uomini/schiavi per estrarre l’oro dalle miniere al posto di robot/androidi che non hanno pretese e stanchezza.. qualcosa non quadra in questa ricostruzione, ci saranno voluti tempi lunghissimi per creare la razza giusta e renderla produttiva e a che prò. Arrivi con navi spaziali dallo spazio profondo e poi crei una colonia mineraria con tutto il ben di dio che offre un pianeta vergine…manca qualcosa
buon giorno ho letto questa analisi sulla origine anunnaki dell’ uomo e mi viene da riflettere e domandarvi, da dove attinge questa verita’storica sull’ origine dell’ uomo? un racconto per divenire reale deve essere supportato da verita scientifiche testimonianze reali prove, altrimenti tutti potrebbero spacciare un racconto , una teoria soggettiva per verita’ma questo vale per ogni religione ogni testo sacro storico,non credete? quali sono le prove per rendere inconfutabile la verita’ sugli anunnaki?e sull’ origine dell’ uomo?
tanti troppi hanno teorie verita’ soggettive ma nessuno o quasi confortati di prove da dare a chi lecitamente domande e chiede spiegazioni nella propria ricerca di verita’
grazie in attesa risposta.
gli eventi sono definiti sul principio: una volta è un caso, due volte è una probabilità, tre volte è una certezza.
Considerando che il pianeta è cosparso da una moltitudine di informazioni similari e corrispondenti , estratte oggi da fonti non comunicanti, almeno a nostro sapere, e non ultimo, le scoperte archeologiche degli ultimi decenni ci hanno dimostrato che le mitologie sono racconti, forse enfatici ma veritieri. Queste sono tutte prove. Ammenoche vogliate una video di quell’epoca o magari una perizia giurata, questa è una altra storia.
io dubiterei piuttosto della datazione del diluvio che forse è confuso con più recenti innovazioni severe d’altra origine. sarebbe interessante un approfondimento.
grazie
Daniele hai colto a pieno il punto
Nessuno saprà mai come sia andata, forse queste ipotesi sono vere… ma mi sanno tanto di storie che hanno lo scopo di sviare la verità su chi realmente domina il mondo: la stirpe eletta innominabile.
Diamo la colpa agli ufo così non ce la prenderemo coi veri responsabili. Se fossero così padroni di tutto e di parte dell universo, con tecnologie fuori dal comune, 1. Sarebbero andati sulla luna centinaia di volte. 2. Avrebbero trovato l oro nei pianeti circostanti, sicuramente ricchi di quel metallo, invece di rompere le palle ai terrestri con tutti questi magheggi complicati e difficili da attuare. Ammettiamolo: l essere umano è fondamentale crudele e poi ci sono alcuni, più crudeli di altri, che hanno preso il sopravvento.