La sfida di Zecharia Sitchin mai accettata
Zecharia Sitchin (1922-2010) nato a Bacu in Azerbaijan ed ha vissuto in Palestina, dove ha studiato la Bibbia ebraica scritta in ebraico antico. Ha inoltre studiato l’archeologia del Medio Oriente, prima di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti.
Ha dedicato tutta la sua vita allo studio delle lingue semitiche ed è un’esperto di civiltà Sumera, tanto da essere uno dei pochi studiosi in grado di poter decifrare le iscrizioni scritte nei caratteri cosiddetti “cuneiformi”, che ricoprono bassorilievi e le tavolette di argilla ritrovate in tutto il Medio Oriente.
Sitchin nei suoi libri traduce i testi sumerici ed evidenzia le somiglianze tra i miti religiosi Sumeri, Greci e Cristiani… La sua visione è semplice ma sconvolgente: i testi sacri dei popoli antichi non sono una creazione fantastica, ma confusa memoria di fatti realmente avvenuti!
Per certi versi è l’ultima opportunità di celebrità per Sitchin.
Secondo il suo parere, il genoma della donna potrebbe contenere le tracce genetiche degli dei e dei semidei di cui ha parlato fin dal 1976.Ha scritto 14 libri sul tema, parlando sin dall’inizio del pianeta Nibiru, patria celeste degli alieni astronauti che erano considerati come divinità nell’antica cultura mesopotamica.Sitchin dice che questi alieni sarebbero gli Anunnaki menzionati nelle scritture sumere, e i Nephilim nella Bibbia.
Inutile dire che le idee di Sitchin, come quelle di Erich von Däniken, sono state sonoramente disprezzate dalla comunità scientifica.
Ma ora Zecharia Sitchin chiede che la comunità scientifica lo ascolti per svelare il mistero della regina Puabi.I resti vennero alla luce durante gli scavi di una tomba, nell’attuale Iraq, negli anni 20/30, all’incirca durante lo stesso periodo in cui ci fu la scoperta e lo studio della tomba di Tutankhamon in Egitto.
Gli esperti di medicina legale del Museo di Storia Naturale di Londra hanno stabilito che la regina Puabi era di circa 40 anni quando è morta e probabilmente regnò come regina durante la prima dinastia di Ur. Sitchin sostiene che essa era qualcosa di più di una regina, cioé una “nin”, un termine sumero che tradotto significa “dea”.Egli suggerisce che Puabi era quindi un’antica semidea, geneticamente legata aal DNA dei visitatori provenienti da Nibiru.
Sitchin vorrebbe adesso che gli scienziati testino il DNA di Puabi in quanto in essa è custodita la risposta.“Forse confrontando il suo genoma con il nostro, scopriremmo quei geni mancanti che non ci hanno voluto deliberatamente dare”Sitchin è stato etichettato dai critici come uno pseudo-storico, un falso o semplicemente in errore.
Ma nonostante tutto egli ha venduto milioni di libri dagli anni ’70.
Zecharia Sitchin afferma che il destino ultimo di tutte quelle sue teorie sarà deciso dal test del DNA che vuole fare alla Regina Puabi.“Sto davvero rischiando tutto il lavoro della mia vita su questo risultato”, ha detto.Michael Heiser, studioso di lingue bibliche gestisce il sito web “Sitchin Wrong’s” e pensa che questa sia soltanto la sua ultima buffonata.“Vuole cercare qualcosa che nessuno sa a cosa assomigli” ha detto.
“Non abbiamo un campione conosciuto di DNA alieno per il
confronto. Come è possibile sapere la sequenza precisa del DNA?”
Il Museo di Storia Naturale ha detto che qualsiasi richiesta per effettuare il test del DNA della regina Puabi dovrebbe venire da “un ricercatore con riconosciuta esperienza e capacità in questo campo, o con accesso ai servizi che gli occorrono per svolgere analisi del DNA antico.Sitchin ha detto che, per il controllo di gruppi di ricerca diversi, tra cui alcuni dei ricercatori che hanno analizzato il DNA di un uomo di Neanderthal e 4.000 anni capelli umani dalla Groenlandia, offrirebbe la disponibità della sua fondazione di famiglia per finanziare anche questo “minuscolo” progetto.“E non sto chiedendo loro di dire se Sitchin ha ragione o torto, ma di far capire al Museo di Londra che questo test è troppo importante per non farlo”.Probabilmente non sarebbe giusto per i ricercatori prendere soldi da Sitchin, ma si potrebbe realizzare un documentario televisivo sulla ricchezza sfavillante dell’antica Ur, culminante i test medico-legali sui resti antichi della regalità. Se ha funzionato con i documentari della Discovery Channel sui “I segreti perduti delle regine d’Egitto”, o per la History Channel con “Le analisi dei resti di King Tut” o ancora per il National Geographic Channel con “La reale Cleopatra” dovrebbe funzionare con la regina Puabi, ha detto Sitchin.Ecco adesso l’intervista dell’autore a Sitchin, seguita dalla dichiarazione ricevuta via e-mail dal Museo di Storia Naturale:Cosmic Log: Studiare la regina Puabi sarebbe importante per dare senso alle sue teorie. Ma se qualcosa di estremamente peculiare non si trovasse? Se si scoprisse che la sequenza del DNA di questi resti è abbastanza normale?
Ne sono convinto perché quando si trovano i resti scheletrici di questa femmina con tre i sigilli cilindrici, di cui uno dei quali specificamente dice il suo nome come “Nin” … non c’è alcun dubbio nella mia mente.
Sono disposto a rischiare tutto.
I risultati potrebbero dire che non si è trovato niente di interessante. Forse solo una differenza qua e là, ma sembrerebbe poi come il nostro DNA. Sono sicuro che la gente poi direbbe: ‘OK, la credibilità di Sitchin è crollata, ma non mi interessa, a 90 anni, questo è il mio ultimo libro.
Questa è veramente la mia ultima sfida per la comunità scientifica… Sono davvero impegnato affinché la scienza per corrobori le bibbie.
La scienza, con la sua capacità di esaminare il genoma, ha ora l’opportunità unica di testare quelle ossa antiche. Non sto chiedendo loro di impegnarsi a darmi ragione. Ma penso che forse se ho ragione, si aprirebbero nuovi orizzonti di comprensione nella religione, nella storia, nella genetica e in ogni campo.D: Un sacco di persone hanno parlato di lei come uno pseudo-storico, che ha dato una non corretta comprensione della lingua sumera. Questo genere di critiche le fanno ripensare ad alcune delle cose che ha detto?R: Assolutamente no. Prima di tutto, penso che chiunque abbia il diritto di essere in disaccordo con me. […]D: Ci sono state in questi anni nuove scoperte che le hanno fatto cambiare idea su alcune cose nel corso degli anni?R: No, al contrario… Per esempio: il pianeta Nibiru è elencato in innumerevoli testi astronomici dalla Mesopotamia. La questione è stata discussa dagli studiosi già nel XIX secolo. Una scuola di pensiero affermò che fosse un altro nome dato a Marte o un’altra a Giove. Ogni gruppo aveva i loro motivi per dire che era Giove o Marte. E io fondamentalmente ero d’accordo con entrambi.
Così alla fine proposi la mia soluzione, che era cioè un pianeta con una grande orbita ellittica, come scritto nel mio libro “The 12th Planet”, pubblicato nel 1976, ma mi fu detto che mantenere un’orbita ellittica non è possibile nel tempo, perchè essa diventerebbe più arrotondata e il pianeta sarebbe sempre più vicino al Sole, o sarebbe buttato fuori dal sistema solare.
Mi sto tenendo aggiornato sulle scoperte scientifiche e ora invece sappiamo che per i pianeti extrasolari un’orbita ellittica è la norma.D:In questi ultimi anni nuovi pianetini sono stati scoperti oltre Plutone, tra cui Sedna.
La gente si chiede come sia finito lì. E’ possibile che il Sole sia nato in un ammasso con altre stelle e che l’attrazione gravitazionale possa avere interrotto un sacco di orbite. Un recente studio suggerisce che ben il 90% delle comete nel nostro Sistema Solare siano state effettivamente rubate da sistemi stellari vicini durante la sua fase iniziale di sviluppo. Lei cosa ne pensa?
R: Questo è il motivo per cui Nibiru è in orbita nella direzione opposta … Come si fa a spiegare quindi che alcune delle comete hanno orbite retrograde? Se il Sistema Solare fosse stato creato da solo, a causa di questa nuvola vorticosa, allora come mai i corpi non orbitano tutti nella stessa direzione? Tutti questi risultati che confermano quello che ho detto.
D: Alcune persone hanno interpretato tali affermazioni per suggerire che una stella compagna o un pianeta, potrebbe perturbare il Sistema Solare fin dal 2012. Lei cosa ne pensa?
R: Non mi leghi al 2012. Non succederà nulla nel 2012. L’ultima volta che Nibiru è stato nelle nostre vicinanze è stato nel 6 ° secolo a.C. e ho fornito informazioni su questa cosa e le mappe del cielo e tutto ciò che volete nel mio libro “La fine del giorni “. Ma non mi leghi al 2012.
Un altro aspetto, è che se fate una ricerca su “Anunnaki”, si ottengono un milione e mezzo di siti web. La gente utilizza i miei scritti per portare le proprie storie … io sono responsabile di quello che dico, ma non di quello che dicono gli altri e delle loro interpretazioni.
In generale credo che c’è un intero settore, come il cinema, che ha sfruttato queste teorie per fini catastrofici ed economici. Ma penso che gli “dei” che visitarono la Terra siano la causa di tutte le profezie bibliche. Essi ci hanno creati, ci hanno dato il sapere, ma quello che ci impediva di essere come loro lo sto cercando di scoprire attraverso il test del DNA.
Forse ha a che fare con la salute, l’immortalità, forse il cancro e così via. Noi siamo i loro figli, molti di noi sono il risultato della loro matrimoni misti. Se Noè era come l’eroe sumero, un semidio, allora siamo tutti esseri celesti. Così non torneranno a distruggerci e non torneranno a utilizzarci noi come cibo. Sono veramente scioccato, sconvolto da questo ingiustificato allarmismo.
Faccio quello che faccio e dico quello che dico, e ora sto buttando giù il guanto di sfida alla comunità scientifica. Non dovete esaminare il mio genoma, ma il genoma di Nin Puabi.
D: Un’altra critica che la gente le oppone dice è che si sta cercando di leggere in troppo letterale, quello che si intendeva più come un mito e una storia di fantasia sul mondo spirituale.La storia di Gilgamesh o la storia di una grande inondazione che si è fatta strada nelle diverse culture potrebbe non rispecchiare necessariamente la realtà storica?
R: Beh, se questa è la critica, allora è vero. Io lo prendo alla lettera, e altri dicono che non dovrei, quindi … mi dichiaro colpevole.
Ora, lasciate che vi dica, credo fosse novembre e dicembre dello scorso anno, un documentarista che arrivò con una troupe, e per tre giorni mi ha davvero infastidito al punto che egli si accampò fuori casa mia. Gli ho detto, senti, mi lasci in pace. Che cosa voleva? Stava facendo un film sulle 10 persone più importanti vive oggi nel mondo. E io sono uno di loro, secondo lui. Così gli ho detto: “Perché pensi che io sono uno di loro? Egli disse: “Perché hai demitizzato mitologia. Lei ha fatto una cosa tremenda, ha preso le mitologie di tutti i popoli, e ha mostrato passo dopo passo che queste si basano su una serie di eventi reali”
Quindi, mi dichiaro colpevole. Ecco perché la mitologia è così simile in tutto il mondo. Non lo è necessariamente dettaglio per dettaglio, nome per nome, evento per evento, ma fondamentalmente riflette il ricordo umano di eventi passati.