Glia antichi testi Sumeri e le Origini degli esseri Umani
La letteratura sumerica è la più antica letteratura conosciuta. Le prime tavolette cuneiformi che si pensa siano scritte in sumerico risalgono alla fine del IV millennio a.C., ma per diversi secoli si hanno solo testi economico-amministrativi e liste lessicali. I primi testi che possono essere considerati letterari sono quelli, di contenuto mitologico, trovati ad Abu Salabikh, che risalgono a circa il 2600 a.C. La grande maggioranza dei testi letterari sumerici pervenutici appartiene tuttavia al periodo di Isin–Larsa (2000 – 1900 a.C.).
Dobbiamo fare un tuffo nel passato e nella cultura mesopotamica e in questa voce passeremo brevemente in rassegna i vari generi in cui possiamo suddividere i testi sumerici, accennando brevemente anche a quelli che, pur non potendo essere classificati nella letteratura propriamente detta, hanno particolare rilievo culturale.
Tuttavia, va sottolineato che la classificazione in generi, per quanto utile per comodità di esposizione, è largamente arbitraria, in quanto i testi spesso ne scavalcano i confini e il concetto di genere letterario è estraneo alla cultura sumera.
I testi sumeri erano piuttosto classificati secondo i modi e gli strumenti usati nella loro recitazione. Vi sono ad esempio preghiere “a mano alzata” o testi da recitarsi con l’accompagnamento di un particolare strumento musicale.
Un altro concetto estraneo alla cultura sumerica (tranne un’eccezione sulla quale ritorneremo) è quello di autore. Le tavolette terminano spesso con un colofone che fornisce informazioni sulla tavoletta stessa. Le informazioni riguardano però l’eventuale appartenenza della tavoletta ad una raccolta di testi, il numero delle righe, l’eventuale committente, la persona dello scriba che l’ha materialmente realizzata e non l’autore del testo.
Un paio di brevi scritti riguardano lo stato del mondo prima che avvenisse la separazione tra cielo e terra. Altri descrivono tale separazione e il successivo accoppiamento della terra con il cielo. Il motivo per cui gli dei decisero di creare gli uomini è spiegato nel prologo della “Disputa tra Palma e Tamarisco”, una composizione appartenente al genere delle “tenzoni”, di cui parleremo più avanti. Gli dei, stanchi di essere duramente impegnati nel lavoro, avevano creato gli uomini perché lavorassero al loro posto.
Nel testo detto del “Diluvio sumerico” si descrive innanzitutto la decisione di una divinità di donare agli uomini i due ingredienti essenziali di ciò che noi chiameremmo la civiltà: la regalità e l’agricoltura. Viene poi la decisione divina di distruggere l’umanità con il Diluvio.
Solo il re Ziusudra viene avvertito e si salva.
LE ORIGINI DEGLI ESSERI UMANI SECONDO GLI ANTICHI TESTI SUMERI
Sumer, o ‘la terra dei re civilizzati’, fiorì in Mesopotamia, oggi il moderno Iraq, attorno al 4500 a.C. I Sumeri crearono una civiltà avanzata con i loro elaborati sistemi di linguaggio e scrittura, di architettura e arte, di astronomia e matematica. La loro religione era molto complessa e comprendeva centinaia di dei, di riti e di nozioni cosmologiche. Secondo gli antichi testi, ogni città sumera era protetta dal suo proprio dio, e quando ancora gli uomini vivevano insieme agli dei erano i loro servi.
Il mito sumero della creazione è descritto in una tavoletta di Nippur, un’antica città della Mesopotamia fondata approssimativamente nel 5000 a.C.
Secondo le tavolette sumere, la creazione della Terra (Enuma Elish) iniziò così:
Quando di sopra non era ancora nominato il cielo
e di sotto la terra ferma non aveva ancora nome,
l’Apsu primiero, il loro generatore,
e il Caos, Tiamat, la generatrice di tutti loro,
le loro acque insieme mescolavano,
nessun campo era stato creato, nessuna palude era stata vista,
e nessun dio era stato generato
ed essi non portavano ancora un nome,
e i destini non erano ancora stati ordinati,
allora furono procreati gli dei nel mezzo dei cieli
Lahmu e Lahamu furono creati
È interessante notare come nessun dio sia responsabile della creazione, poiché anche gli dei sono parte di essa.
La mitologia sumera sostiene che, in principio, esseri simili agli uomini, ma di origini extraterrestri, governavano sulla Terra. Questi esseri o divinità potevano viaggiare nel cielo sopra veicoli circolari o a forma di razzo. Questi esseri lavorarono duramente il suolo terrestre, scavandolo per renderlo abitabile ed estraendone i minerali.
I testi sumeri raccontano che a un certo punto gli dei si ribellarono contro il loro lavoro.
Quando gli dei come gli uomini sopportavano il lavoro e pagavano il tributo la fatica degli dei era grande, il lavoro era pesante, la sofferenza era molta.
Anu, dio fra gli dei, fu d’accordo che la loro fatica era troppa. Suo figlio Enki, o Ea, propose di creare l’uomo a cui affidare le fatiche e così, con l’aiuto della sua sorellastra Ninki, lo creò. Un dio venne messo a morte e il suo corpo e il suo sangue vennero mescolati con l’argilla. Da quella materia fu creato il primo uomo, a somiglianza degli dei.
Avete annientato un dio insieme
alla sua personalità
ho cancellato il vostro duro lavoro
ho imposto la vostra fatica all’uomo
…
Nell’argilla il dio e l’uomo
devono essere legati,
tenuti insieme come una cosa sola,
così fino alla fine dei giorni
la Carne e l’Anima
che sono maturati in un dio –
quell’anima è legata in una parentela di sangue.
Qui è interessante notare che lo spirito è legato al corpo, proprio come in molti altri miti e religioni.
Il primo uomo fu creato nell’Eden, una parola sumera che significa ‘terra piatta’.
Nel poema di Gilgamesh, l’Eden è descritto come il giardino degli dei ed è collocato in qualche luogo della Mesopotamia fra i fiumi Tigri ed Eufrate.
Inizialmente gli uomini non erano in grado di riprodursi da soli, ma furono successivamente modificati con l’aiuto di Enki e Ninki.
Così fu creato Adapa, un essere umano completamente funzionale e indipendente. Questa ‘modifica’ fu fatta senza l’approvazione del fratello di Enki, Enlil, e questo fu l’iniziò di un conflitto fra gli dei. Enlil diventò il nemico dell’uomo, e le tavole sumere dicono che gli uomini servirono gli dei e sopportarono enormi fatiche e sofferenze.
Anche se non è l’esatta storia della creazione che coinvolge due alberi dell’Eden, Adapa, con l’aiuto di Enki, ascende ad Anu dove non riesce a rispondere alla domanda sul ‘pane e l’acqua della vita’. Le opinioni sulla somiglianza tra questi due racconti della creazione sono molto varie, ma una cosa è chiara: l’immortalità è per gli dei, non per gli uomini.
a Cura della Redazione Universo7p
By John Black
Penso che tali testi Sumerici siano all’origine e che abbiano influenzato parecchio l’autore, che nessuno sa chi sia, del primo libro della Bibbia, Genesi. In tale testo, ritenuto sacro dalle religioni monoteistiche, si evince la chiara provenienza Sumera, tant’è che il primo patriarca biblico, Abramo, è cittadino di Ur dei Caldei, città Sumera e la Caldea è il nome con cui viene indicata Sumer. Molto simili sono le narrazioni della creazione di cielo e terra e della creazione di Adamo, primo uomo (Homo Sapiens). Però in Genesi si narra che l’Adam, dopo che Dio l’ha creato, fu posto in Eden quindi si desume che è stato creato da qualche altra parte.